Manca circa un mese alla data del 20 ottobre, giorno in cui inizierà, ufficialmente, l'iter di discussione parlamentare della nuova Legge di Bilancio 2019. E, in questo lasso di tempo, si susseguono le riunioni al vertice tra i principali esponenti del Governo e le diverse ipotesi di nuovi provvedimenti da inserire nella prossima manovra economica. Ieri, dopo che il Premier Giuseppe Conte i Vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini insieme al ministro dell'Economia Giovanni Tria hanno bloccato la proposta del Viceministro all'Economia Massimo Garavaglia di far aumentare parzialmente l'Iva, il Carroccio ha avanzato una nuova proposta per quanto riguarda la riforma pensionistica.

Avrebbero infatti proposto un condono dei contributi previdenziali. La proposta, come evidenzia il quotidiano "La Stampa", è stata resa pubblica nella tarda serata di ieri attraverso un comunicato ufficiale.

I dettagli del condono previdenziale

La proposta del condono sui contributi previdenziali è strettamente legata alla volontà del Carroccio di varare la riforma delle Pensioni con la famosa Quota 100. Infatti, il comunicato della Lega di ieri sera fa direttamente riferimento a questo sostenendo che l'obiettivo di varare "Quota 100" dovrebbe essere raggiunto adottando delle misure di buon senso compresa, tra queste, quella che viene definita Pace Contributiva.

Maggiori dettagli li ha forniti il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.

Il Sottosegretario ha spiegato che l'obiettivo di questa nuova proposta di legge dovrebbe essere quello di spingere i lavoratori ad accrescere la quota di contribuzione previdenziale volontaria. E ha aggiunto che il nuovo provvedimento dovrebbe riguardare tutti i contributi previdenziali non versati a partire dal 1996. E non si tratta di pochi spiccioli.

Anzi. Secondo i calcoli effettuati dal Presidente dell'Inps Tito Boeri si tratterebbe di ben 11 miliardi di euro annui di evasione contributiva. Cioè dal 1996 ad oggi stiamo parlando di 242 miliardi di euro. E Durigon ha aggiunto che si potrà sanare la posizione con un forte sconto e includendo anche gli anni universitari in modo da poter andare in pensione anticipatamente rispetto alla scadenza naturale.

Lo stato dell'arte sulla riforma pensionistica

Ora come ora la proposta di riforma della Legge Fornero prevede la "Quota 100" libera senza alcun vincolo. Se dovesse essere approvata oggi questa riforma farebbe andare in pensione più di 400 mila lavoratori. Nell'ipotesi più generosa si potrebbe arrivare, secondo i calcoli effettuati dagli esperti economici del partito di Matteo Salvini, a circa 490 mila uscite dal mondo del lavoro. E il costo complessivo si aggirerebbe, come più volte ribadito, intorno agli 8 miliardi di euro. Ma il costo complessivo potrebbe anche lievitare se, come vorrebbe il leader della Lega, si abbassasse il requisito contributivo per la pensione anticipata a 41 anni e mezzo.

Ma secondo molti addetti ai lavori dato che il condono previdenziale prevederebbe dei versamenti "una tantum" l'unica possibilità concreta di realizzare "Quota 100" sarebbe quella di concertare degli accordi aziendali o individuali sostenuti dallo Stato. In pratica, il classico scivolo.