Gli aggiornamenti sulle Pensioni ad oggi 27 settembre 2018 vedono proseguire lo stato di incertezza riguardo i parametri di uscita tramite la nuova quota 100, oltre all'eventuale avvio della quota 41 ed alla proroga dell'opzione donna. Nel frattempo internamente al Governo giallo - verde prosegue la discussione in merito al rapporto deficit - pil, un parametro che appare fondamentale per la portata dei prossimi interventi di riforma previdenziale e di welfare.

Pensioni anticipate e quota 100: serve chiarezza sulla data di uscita

Sui pensionamenti anticipati tramite la quota 100 allo studio nella prossima legge di bilancio 2019 serve fare chiarezza in merito al vincolo anagrafico di uscita.

Nelle scorse settimane si sono infatti moltiplicate le dichiarazioni e prese di posizione della politica, con un paletto anagrafico che oscillava dai 62 ai 64 anni di età. A cercare di ammorbidire i parametri era stato in ultima istanza il leader della Lega Matteo Salvini, ma se anche si riuscisse a salvaguardare l'accesso ai 62 anni i lavoratori dovrebbero comunque affrontare un sistema di penalizzazione dell'1,5% l'anno per ogni anno mancante dall'uscita di vecchiaia (ovvero dai 67 anni). I tagli potrebbero quindi arrivare a toccare il 7,5% dell'assegno totale, un'ipotesi sulla quale hanno espresso perplessità anche i sindacati. Resta il fatto che al momento il problema principale appare ancora la mancanza di certezza sui parametri, mentre resta ancora da capire se il Governo riuscirà ad avviare anche la quota 41 per i lavoratori precoci.

La linea rossa per la presentazione della nota di aggiornamento al Def appare fissata proprio nella giornata di oggi. Un documento che seppure non appare definitivo (l'ultima parola spetta infatti al Parlamento), potrebbe fornire conferme importanti rispetto alla confusione che ancora permane sui requisiti della prossima flessibilità previdenziale.

Pressing su Tria, mentre Di Maio promette una 'Manovra del popolo'

Nel frattempo continua a crescere anche il pressing sul Ministro dell'Economia Giovanni Tria, dopo le voci di una possibile sostituzione e le successive conferme del suo ruolo arrivate a mezzo stampa ("se Tria non è più nel progetto troveremo un altro Ministro dell'Economia", ha spiegato il Vice Premier Luigi Di Maio).

Il problema, come ben noto, resta la tenuta dei conti pubblici ed in particolare il rapporto tra deficit e Pil. Tria vorrebbe mantenere il livello al di sotto del 2%, mentre i due Vice Premier puntano ad un suo superamento. Tanto che lo stesso Di Maio è tornato a promettere "una Manovra del popolo coraggiosa, dove non ci si impicca a un numero o un altro". Mentre anche Matteo Salvini sulla rigidità dei conti ha dichiarato che "il diritto al lavoro ed alla felicità di milioni di italiani val bene qualche numerino".

Armiliato (Cods): sulle pensioni tanta confusione

Dalla fondatrice del Comitato Opzione Donna Social arriva un nuovo post nel quale si mette in evidenza la confusione attualmente in essere rispetto alla riforma del sistema previdenziale ed in particolare all'opzione donna.

Per cercare di fare chiarezza, Orietta Armiliato ha quindi ripercorso le varie tappe che hanno caratterizzato il meccanismo di pensionamento anticipato declinato al femminile, ricordando al contempo la lunga battaglia portata avanti negli scorsi anni per il ripristino del diritto alla quiescenza e per le donne dell'ultimo trimestre 1957/58. Partendo da questo presupposto, l'amministratrice del Cods ha quindi ricordato la cristallizzazione del diritto soggettivo e l'impiego degli eventuali risparmi del contatore per la prosecuzione dell'opzione donna. Infine, in merito ai propositi del governo giallo-verde sull'ulteriore proroga di OD, "abbiamo chiesto lumi quando prendemmo atto di quanto nel Contratto sopracitato ma non abbiamo ottenuto risposte [...] siamo confidenti che sia stato possibile trovare una soluzione percorribile senza infrangere leggi e regole e che la misura possa essere prorogata a beneficio di chi la invoca, ma teniamo ben presente che esistono rischi e sono la realtà nella quale si trova la misura oggi".