La Manovra Economica predisposta dal Governo M5S - Lega non piace a unsaparte del mondo della Scuola che si prepara a manifestare pesantemente il suo dissenso verso l'Esecutivo. Particolarmente in questo mese di novembre.
Infatti, secondo quanto pubblicato da riviste di settore, come "Orizzonte Scuola", nel corso di questo mese tra agitazioni sindacali e manifestazioni di protesta da parte degli studenti sono previste ben quattro giornate di manifestazioni. Si comincia già lunedì 12 novembre con uno sciopero di insegnanti e docenti delle scuole medie e superiori.
Ognuna di queste manifestazioni pone l'accento su aspetti diversi della Manovra economica del Governo che non appaiono utili al mondo della Scuola e alla crescita e allo sviluppo degli studenti.
Le motivazioni dello sciopero del 12 novembre
Come accennato, lunedì 12 novembre sciopereranno docenti e professori di ogni ordine e grado. Il motivo del contendere risiede nella proposta avanzata dalla Lega di Matteo Salvini, e che ha buone probabilità di essere inserita nella Manovra economica, di passare ad un modello regionalistico dell'Istruzione trasferendo importanti competenze agli Enti locali regionali in armonia con i principi dettati dall'articolo 116 della Costituzione italiana. Lo sciopero è stato indetto dalla Ulm Scuola e si pone anche l'obiettivo di favorire delle iniziative da parte del Governo per il rientro dei docenti nelle Regioni del Mezzogiorno e, in questo modo, ridurre il divario tra il Nord e il Sud del Paese.
La proteste degli studenti del 16 e 17 novembre
Quattro giorni dopo i docenti, venerdì 16 novembre, dovrebbero essere gli studenti a scendere in piazza per protestare contro la Legge di Bilancio del Governo. In particolare, come fa notare Gianmarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi, sentito dalla rivista online "La Tecnica della Scuola", nonostante le dichiarazioni del Vicepremier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio di dare più risorse all'Istruzione, la bozza della Legge di Bilancio contiene 29 milioni di euro di tagli a Scuola ed Università.
Gli studenti pretendono che dalle promesse si passi ai fatti. Nello specifico chiedono il taglio dei sussidi pubblici ai petrolieri per dirottare circa 7 miliardi di euro sul mondo della Scuola a scopo di investimento. A tale proposito avrebbero anche diffuso sul web un video dove si vede il loro incontro con il Ministro Di Maio durante il quale gli avrebbero consegnato un documento contenente le loro richieste.
Il giorno 17 novembre, poi, gli studenti saranno di nuovo nelle piazze italiane per la Giornata internazionale degli studenti. Molto probabilmente anche questa occasione verrà sfruttata per porre l'accento sull'importanza fondamentale del diritto allo studio e di libera espressione degli studenti.
Lo sciopero docenti del 30 novembre
La serie di proteste nel mondo della Scuola dovrebbe concludersi venerdì 30 novembre quando sciopereranno nuovamente i professori per protestare contro il processo di aziendalizzazione delle scuole. La protesta è stata indetta dalla USB P.I. Scuola che ha accolto la proposta di mobilitazione nazionale lanciata dalla campagna BastAlternanza.