Non accenna a diminuire l'attenzione per il decreto legge sulla riforma del welfare e della previdenza. Nonostante la recente approvazione da parte del Governo giallo verde, il testo resta infatti sotto osservazione da parte dei tecnici della Ragioneria dello Stato. D'altra parte, per poter concludere il procedimento necessario a rendere attuative le nuove disposizioni, serve la firma del Presidente della Repubblica e la pubblicazione all'interno della Gazzetta Ufficiale. Solo allora l'Inps potrà pubblicare le proprie circolari contenenti le istruzioni da seguire per avviare le pratiche di pensionamento con la quota 100 (oppure con la proroga di APE sociale e opzione donna), mentre ulteriori modifiche restano sempre possibili attraverso la via parlamentare.

Discorso similare anche per le domande di accesso al reddito di cittadinanza: tempi e modi potranno essere definiti dall'Istituto pubblico di previdenza solo dopo che il cosiddetto decretone avrà fatto la propria comparsa all'interno della Gazzetta Ufficiale.

Le richieste di modifica sul reddito e sulle pensioni di cittadinanza in arrivo dalla Lega

Se il quadro della situazione appare quello indicato, resta comunque una certa tensione interna alla maggioranza, che traspare dalle prese di posizioni delle due controparti. Nonostante l'accordo raggiunto all'interno del Consiglio dei Ministri, l'ala leghista non sembra mostrare troppo entusiasmo per come è stato attualmente definito il reddito di cittadinanza e punta a nuove modifiche in Parlamento.

Le richieste sono inerenti il tema delle Pensioni di cittadinanza per i disabili ed il trattamento di fine servizio per i lavoratori della pubblica amministrazione. Sulla questione al momento c'è una soluzione che permette di avere fino a 30mila euro di anticipo tramite un prestito bancario, ma la Lega punta ad estendere la cifra a 40-45mila euro.

Quota 100 e assegni di cittadinanza: la corsa contro il tempo per l'avvio ad aprile

Nel frattempo c'è però un punto che sembra avvicinare le esigenze elettorali di entrambe le anime del partito, ovvero la questione del rispetto delle scadenze. Le promesse elettorali hanno infatti portato i due Vice Premier ad indicare in più occasioni il prossimo mese di aprile come il momento ideale per avviare le pensioni anticipate tramite quota 100 ed il reddito di cittadinanza.

Una scadenza che però si trova a scontrarsi non solo con la necessità di trovare una quadra sui conti, ma anche con le inevitabili difficoltà burocratiche e gestionali insiste in un'operazione di riforma del welfare e della previdenza di così vasta portata. Mentre da parte dei lavoratori sembra essere già scattata la corsa agli sportelli dell'Inps e dei patronati per avere informazioni su come inviare le proprie domande di accesso alla quiescenza.