Il reddito e le pensioni di cittadinanza rientrano tra le misure più rappresentative avviate dall'esecutivo gialloverde nel corso della legislatura, ma in molti si domandano qual è finora la loro reale portata. A fare il punto della situazione in merito alla vicenda è stato lo stesso neo Presidente dell'Inps Pasquale Tridico, che ha fornito le ultime elaborazioni dell'Istituto in merito alle pratiche raccolte finora.

Tridico: 'Un milione di domande pagate'

I numeri raccolti finora restano comunque importanti e danno l'idea della portata della misura, anche se è necessario evidenziare che gli stessi dati risultano al momento inferiori alle stime iniziali dell'esecutivo.

Secondo Tridico entro la fine dell'anno saranno pagate circa un milione di richieste, tra reddito e Pensioni di cittadinanza. Contando che l'assegno andrà in favore dell'intero nucleo familiare del richiedente, si parla quindi di almeno 3 milioni di cittadini coinvolti direttamente o indirettamente dal provvedimento. Per quanto concerne invece il tasso di accoglimento, bisogna considerare che al momento sono state inoltrate presso l'Inps poco meno di un milione e mezzo di pratiche, mentre al 20 giugno ne risultano già accolte circa 840mila. Spannometricamente, si può così evidenziare che risulterebbe rifiutata circa una domanda su tre, anche se in realtà il respingimento potrebbe essere evitato successivamente fornendo dati omessi o eventuali chiarimenti.

I nuovi requisiti per l'accesso agli assegni di cittadinanza

Stante la situazione, bisogna considerare che sui numeri impattano con grande probabilità due elementi. Il primo riguarda il fatto che diversi potenziali percettori potrebbero aver rinunciato alla richiesta della pensione o del reddito di cittadinanza per via dell'importo ritenuto troppo basso rispetto alle pratiche burocratiche da assolvere.

Oltre a ciò, numerosi potenziali beneficiari potrebbero essere rimasti tagliati fuori dal provvedimento per via delle rigide regole di accesso. In tal senso, sarà interessante monitorare l'evoluzione dei dati nei prossimi mesi visto che il decreto crescita 2019 sembra poter allargare notevolmente le maglie di accesso al sussidio.

Questo perché il DL ha esteso ai potenziali richiedenti la possibilità di utilizzare il cosiddetto ISEE Corrente, accorciando i tempi di fruizione in casi come la disoccupazione per contratti che prevedono periodi ridotti di sostegno. È chiaro che il provvedimento punta a facilitare l'ingresso nei requisiti utili per la maturazione dell'assegno di cittadinanza, rilanciandone quindi le adesioni.