Nella puntata di questo giovedì 10 ottobre di "Piazzapulita" su La7 fra gli ospiti di Corrado Formigli, c'è stato Maurizio Landini. Il segretario generale della CGIL ha parlato di numerosi aspetti legati al mondo del lavoro e alle politiche economiche del Governo Conte II, sia relativamente alla manovra economica, sia alle scelte pluriennali.
Landini: 'Servono assunzioni nel pubblico, più investimenti e ridurre il cuneo fiscale'
All'inizio Landini si è soffermato sulle conseguenze di Quota 100 sulle Pensioni affermando: "C'è gente che vorrebbe andare in pensione e a cui viene chiesto di rimanere perché altrimenti c'è un vuoto: nel settore pubblico serve un piano straordinario di assunzioni.
Nel settore privato il punto è fare investimenti e creare una fase davvero nuova".
Sulla possibile riduzione del cuneo fiscale, il leader della CGIL ha affermato: "Noi stiamo chiedendo di abbassare la tassazione sui lavoratori dipendenti e di aumentare così le buste paga. Mi pare che la proposta che il Governo fa è di mettere sul tavolo 2,5 miliardi, ma ciò non dovrebbe bastare a dare a tutti 40 euro in più. Noi abbiamo detto che la strada è quella giusta, ma che servono più risorse. Inoltre serve una riforma fiscale più complessiva, che riveda le aliquote".
La richiesta di Landini: vera lotta contro l'evasione e riforma fiscale progressiva
Sulla lotta all'evasione fiscale poi ha detto: "Va bene anche favorire la moneta elettronica, però c'è il tema di trovare il modo che questo non sia un costo aggiuntivo per le persone.
Quindi serve fare un lavoro con Poste e banche. Un paese che ha 109 miliardi di evasione fiscale, di cui 35 vengono da IVA non pagata, non può far finta che ciò non esista. E' positivo che il Governo ci abbia detto di non voler fare condoni ma invece di voler lottare contro l'evasione. Servirebbero concretamente assunzioni all'Agenzia dell'entrate, al fine di riscuotere molto di più nell'ambito dell'evasione accertata, che ad oggi viene riscossa solo per il 10%.
Inoltre occorre usare di più la tecnologia per incrociare le banche dati".
Sulla Flat tax sulle partite IVA, Landini ha spiegato: "Si fanno pagare meno tasse alle partite Iva, ma hanno meno diritti. La strada che dobbiamo prendere è quella dei diritti garantiti a tutti, qualsiasi sia il contratto di lavoro. Il fisco deve essere più equo: chi guadagna uguale, deve essere tassato nello stesso modo.
Il Governo parli subito di una riforma fiscale basata sulla progressività. Il principio deve essere quello previsto dalla Costituzione, chi più guadagna, più paga (...) Chi guadagna 1 milione all'anno è giusto che paghi di più. Il problema è poi far pagare a chi non paga. In questo Paese l'85% delle entrate Irpet le pagano dipendenti e pensionati, io mi sono stancato di sentir dire che tutti devono pagare meno tasse. Chi evade deve pagare di più. Io non sono invidioso dei ricchi, chiedo che tutti paghino (...) Il fisco è un patto di cittadinanza, se oggi ci sono più entrate che uscite è perché qualcuno non paga ma usufruisce dei servizi pubblici come chi paga".
Maurizio Landini: 'Basta politica dei due tempi, se Governo non va nella direzione giusta siamo pronti a mobilitarci'
Landini ha infine parlato direttamente del rapporto con il Governo in carica: "Ci hanno presentato un programma con dei titoli che trovo importanti e nuovi. Il problema non è il titolo di un tema ma è lo svolgimento. Ad oggi lo svolgimento è troppo timido e noi lo abbiamo detto al Governo. Servono più risorse su contratti pubblici, cuneo fiscali e investimenti. Io voglio che finisca la Politica dei due tempi: altri Governi ci dicevano intanto di fare i sacrifici e che poi avrebbero dato qualcosa a noi. Ma il secondo tempo poi non si è mai visto. Allora io dico adesso a questo Governo che, oltre alla legge di stabilità, noi sindacati vogliamo sapere adesso di cosa succede per ognuno dei prossimi 3 anni in cui pensano di stare in carica.
Lo dico chiaramente: se è così bene, altrimenti se si rimane ai titoli, il sindacato italiano è pronto alla mobilitazione. Noi non abbiamo Governi amici o nemici, noi giudichiamo in base ai fatti. Se non vanno nella direzione giusta siamo pronti a mobilitarci per ottenere finalmente dei cambiamenti".