Arriva ancora una volta un nuovo richiamo dei sindacati in merito alla Nota di aggiornamento al Def ed alla necessità di superare la legge Fornero e la conseguente rigidità dei requisiti di accesso all'Inps. I provvedimenti inseriti nella nota dal governo ed in attesa di trovare conferma all'interno della prossima Manovra 2020 rappresentano quindi un passo in avanti, ma non la risposta definitiva tanto attesa da parte dei rappresentanti dei lavoratori. A conferma di ciò vi sono le richieste di intervento, che restano numerose e anticipano un confronto con il governo serrato nelle prossime settimane.
D'altra parte, a breve partirà anche la discussione della nuova legge di bilancio in Parlamento (l'approvazione definitiva del testo è prevista entro la fine dell'anno).
Proietti (UIL): 'Serve cambiare la legge Fornero con la quota 100 rosa'
A prendere posizione in merito alla necessità di un cambio di passo rispetto all'attuale rigidità del sistema previdenziale è stato il Segretario confederale della UIL Domenico Proietti. All'interno di alcune dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri ha spiegato che la proroga dell'APE sociale e dell'Opzione Donna "ignora l'esigenza di continuare a cambiare la legge Fornero sulle Pensioni". In particolare, rimane infatti "da affrontare il tema delle donne attraverso la valorizzazione del lavoro di cura e la maternità a cui una prima risposta potrebbe essere varare una Quota 100 rosa, abbassando a 36 gli anni di contribuzione".
Ma tra i nodi da sciogliere c'è anche la questione dei futuri assegni dei giovani attualmente inseriti nel sistema contributivo puro e con carriere discontinue o precarie.
Furlan (CISL): 'Ci aspettavamo di più'
Anche la leader della CISL Annamaria Furlan ha espresso la propria perplessità sulla NaDef, indicando l'attesa per l'avvio di un confronto con l'esecutivo che si spera possa essere costruttivo.
Secondo la sindacalista, la nota del governo "non contiene quella discontinuità nella politica economica che ci aspettavamo e che serve urgentemente al paese". A risultare insufficiente è la riduzione delle imposte sui redditi da lavoro e previdenziali. Manca poi un accenno al rinnovo dei contratti pubblici e alla rivalutazione delle pensioni, mentre anche sugli investimenti pubblici ci si attendevano interventi di rilancio.
"Ecco perché ci aspettiamo ora l’apertura di un confronto costruttivo con il presidente del Consiglio su tutti i provvedimenti che confluiranno nella legge di bilancio. Il vero banco di prova del governo sarà la legge di bilancio" ha quindi spiegato Furlan, concludendo il proprio punto di vista.