Non solo i bonus dei decreti "Cura Italia" di marzo e del "Rilancio" di maggio: da tutte e 20 le Regioni italiane arrivano indennità a favore dei lavoratori, in primo luogo ad autonomi, partite Iva, professionisti, colf e badanti, ma anche fondi per anticipare la cassa integrazione in deroga e aumentare le pensioni minime a mille euro. Per i bonus la novità è rappresentata dal fatto che potranno presentare domanda per le indennità regionali anche i lavoratori che già abbiano ricevuto tutele dal decreto di marzo e che siano in attesa dei soldi di maggio: le misure, dunque, sono compatibili e, in alcuni casi, si tratta di somme, soprattutto quelle a favore delle partite Iva, più elevate di quelle statali.
Bonus mille euro partita Iva e pensioni minime in Campania
Significativo è il caso della Regione Campania che, insieme alla Basilicata, ha introdotto il bonus di mille euro a favore dei possessori di partita Iva cumulabili con l'indennità prevista già dal decreto "Cura Italia" di marzo. In Campania, poi, per i mesi di aprile e maggio, le Pensioni minime saranno fissate a mille euro, in ottemperanza al provvedimento adottato dal governatore Vincenzo De Luca nelle scorse settimane. Il sostegno alla cassa integrazione in deroga arriva dalle Regioni Lombardia e Puglia: nella prima è stato istituito un Fondo, nella seconda un accordo con gli istituti di credito, ma in entrambi i casi l'obiettivo è quello di permettere l'anticipo della cassa integrazione ai lavoratori con tassi e costi azzerati.
Per la stessa misura il Veneto ha stanziato un milione di euro di garanzia alle imprese. In Friuli Venezia Giulia si potranno richiedere prestiti con garanzia regionale da ripagare con la cassa integrazione non ancora incassata. Nella Regione di Attilio Fontana, inoltre, sono stati stanziati fondi per assicurare voucher regionali alle imprese per la formazione dei dipendenti.
Bonus colf e badanti: da 300 a 600 euro nel Lazio, 400 euro nella Valle D'Aosta
Si è mossa parallelamente al decreto "Rilancio" la Regione Lazio per quanto riguarda il bonus per colf e badanti: dall'amministrazione di Nicola Zingaretti è stata prevista, infatti, l'indennità da 300 a 600 euro a favore dei lavoratori domestici, ma anche un sostegno di 200 euro ai lavoratori digitali e di 600 euro ai disoccupati o a chi sia stato sospeso da lavoro.
Ancora i professionisti sono i destinatari di provvedimenti in Abruzzo, dove è previsto un contributo a fondo perduto per l'acquisto di beni durevoli, in Molise per interventi di sanificazione, in Piemonte dove gli autonomi potranno beneficiare del concorso bancario per realizzare investimenti, mentre nella Valle D'Aosta il bonus dei professionisti è fissato in 400 euro mensili, la stessa somma destinata ai lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.), ai lavoratori a termine e atipici, ai colf, badanti e tirocinanti. Inoltre, un bonus di 200 euro è destinato a tutti i lavoratori che si trovano in cassa integrazione.
Bonus 800 euro in Sardegna per lavoratori senza trattamenti di integrazione salariale
Ancora bonus e contributi sono previsti nelle restanti regioni italiane: in Sardegna è previsto un bonus di 800 euro da corrispondere per i mesi di aprile e maggio a favore dei lavoratori che non abbiano ricevuto trattamenti di integrazione salariale, la Sicilia finanzia con due milioni di euro gli anticipi degli stessi trattamenti. In Liguria i professionisti potranno beneficiare di contributi per la messa in sicurezza Covid per un importo fino a 15.000 euro e per voucher di formazione riguardanti le competenze digitali (600 euro), mentre le imprese turistiche potranno utilizzare un bonus da 3.000 a 6.000 euro nel caso di assunzioni.
Più attenzione all'ingresso nel mondo del lavoro dalla Regione Emilia Romagna: i tirocinanti avranno un bonus di rimborso spese pari ad almeno 450 euro, mentre le imprese potranno utilizzare l'indennità di 100 euro per ogni stagista in modo da continuare il percorso di inserimento. In linea con le tendenze lavorative dell'emergenza sanitaria, la Basilicata ha previsto anche contributi a fondo perduto per le imprese fino al 70% delle spese sostenute per attivare postazioni di lavoro agile. Ulteriori protocolli riguardano i finanziamenti bancari: in Toscana i prestiti sono a tasso zero per i lavoratori dipendenti di aziende in crisi e garanzie (come per le Marche) a favore dei professionisti che accedano al prestito.