Con la riapertura della Scuola arrivano le prime cifre dei posti a disposizione per i supplenti e gli impiegati amministrativi, tecnici e ausiliari (Ata) relative all'intero anno scolastico 2020/2021. Per la stragrande maggioranza si tratta di contratti a tempo determinato, dato che le assunzioni autorizzate dal ministero dell'Economia risulteranno non assegnabili per mancanza di candidati di ruolo. Ma in alcune regioni si andrà oltre le previsioni con la quasi totalità dei posti a tempo indeterminato non assegnabili: è il caso del Piemonte, con il 97,7% delle cattedre vuote rispetto a quelle autorizzate dal governo.

Ma anche in Lombardia e Liguria (rispettivamente con il 96,3% e 96,2%) la quasi totalità dei posti verrà coperta dai supplenti. Assegnato, finora, un posto su dieci in Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Umbria e Toscana.

Assunzioni scuola, ritardi ed errori nelle graduatorie provinciali Gps

I dati sulle assunzioni dei docenti a tempo indeterminato nella scuola per il 2020/2021 sono stati diramati da Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda insegnanti, secondo il quale "quest'anno oltre 200mila supplenti saranno assunti nelle scuole, una cifra più alta rispetto a quella dello scorso anno di 30-50mila unità". Sulle stesse cifre viaggiano le stime della Uil Scuola: "Considerando i posti da assegnare per l'emergenza Covid (non ancora quantificati), nel 2020/2021 si può raggiungere la cifra record di 260mila contratti a tempo determinato - ha spiegato il segretario Pino Turi - Ma sulle assunzioni peseranno gli errori e le omissioni delle graduatorie provinciali dei supplenti (Gps), tanto è vero che il ministero dell'Istruzione ha trasferito l'onere della rettifica ai dirigenti scolastici nel momento in cui si effettua l'assunzione in servizio.

Un compito - ha concluso il segretario Uil Scuola - che potrebbe generare ulteriori errori e disservizi distribuiti sulle 8.000 scuole, con conseguenze sulla continuità didattica e di servizio".

Scuola, quanti posti per le assunzioni di supplenti nel 2020/2021 e Ata

Conti alla mano, la Cisl Scuola ragiona sull'organico dei docenti delle scuole.

Degli 862.623 posti in organico nella scuola nel 2019/2020, l'incremento dei circa 60.000 docenti precari decisi dal governo per far fronte all'emergenza sanitaria determinerà il numero complessivo di posti pari a 922.623. Di questi, secondo le stime della Cisl Scuola, 207.220 saranno coperti dalle supplenze con incarichi a tempo determinato per una percentuale sul totale dell'organico pari al 22,45%.

Degli oltre 200.000 insegnanti precari, quasi la metà è rappresentata dai docenti del sostegno (96.180). Sottraendo i circa 57.000 docenti che il ministero dell'Istruzione conta di assumere nei primi giorni di inizio della scuola, i posti per le supplenze ancora da assegnare ammontano a circa 150.000.

Assunzioni Ata e Dsga: mancano 20.000 collaboratori e 2.200 scuole sono senza direttore

Tra i posti non ancora assegnati nella scuola, figurano gli assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari. Anche sulle stime degli Ata, la Cisl Scuola quantifica in 25.000 collaboratori che hanno avuto oppure sono in attesa nei prossimi giorni di un contratto a tempo determinato. Resterebbero, in ogni modo, da nominare altri 20.000 Ata e bidelli addetti alla gestione dell'emergenza sanitaria.

All'appello mancano anche i capi-segreteria: in tutto 2.200 posti che il ministero dell'Istruzione fatica a coprire. A quantificare la situazione dei Dsga (Direttori dei servizi generali e amministrativi) è Giorgio Germani, presidente dell'Anquap, l'Associazione nazionale dei quadri delle amministrazioni pubbliche: "Dei 7.785 direttori previsti dall'organico, al 1° settembre ne mancavano quasi la metà (3.378). Delle assunzioni di ruolo autorizzate (1.985), solo 1.127 sono state effettivamente coperte perché in cinque regioni il concorso Dsga non è mai finito".