Il reddito di emergenza allarga la platea dei beneficiari per le tre mensilità previste nel 2021. A ricevere il bonus istituito dal decreto "Sostegni" che può arrivare a 800 euro al mese per i mesi di marzo, aprile e maggio potrebbero essere oltre un milione e 100mila famiglie, grazie all'allentamento di alcuni requisiti per accedere alla misura come, tra i nuovi criteri, le famiglie che vivono in affitto. Inoltre, il Rem andrà a favore di categorie lavorative che sono state escluse dalle altre misure previste dal recente provvedimento e dagli ultimi del governo Conte come colf, badanti e babysitter, mentre l'aumento della povertà che si sta registrando con l'emergenza sanitaria ed economica farà in modo che al beneficio ricorrano anche le categorie lavorative del sommerso, le più in difficoltà perché non tutelate da contratti di lavoro, da versamenti fiscali e previdenziali e, pertanto, da considerare "in nero".

Reddito di emergenza anche ai disoccupati Naspi: come calcolare l'importo del Rem

Infine, al reddito di emergenza ricorreranno anche i tanti lavoratori rimasti disoccupati e che abbiano terminato anche di beneficiare dell'indennità Naspi tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021. In tutto una platea di 835.000 disoccupati tra indennità Naspi e Discoll che sono ancora senza lavoro e che non rientrano nei contratti a intermittenza, che hanno diversa tutela dal "Sostegni". Tutte categorie, come ha ricordato il presidente del Consiglio Mario Draghi, che stanno rientrando tra i nuovi poveri, costituiti in buona parte da famiglie con figli minori, da donne, da giovani e da persone in età lavorativa rimaste escluse da qualsiasi fonte di reddito per l'emergenza Coronavirus.

Cambiano i criteri di assegnazione del reddito di emergenza: le spese di affitto non vanno a sottrarsi all'indennità ma, al contrario, ne vanno ad alzare l'importo, calcolabile moltiplicando i 400 euro di base per la scala di equivalenza, la stessa utilizzata per il reddito di cittadinanza. E dunque, chi fa famiglia a sé percepirà 400 euro, mentre le famiglie con più componenti riceveranno un importo risultante dalla moltiplicazione di 400 euro per 1,2 (un adulto e un minore), per 1,4 (due adulti), per 1,6 (due adulti e un minore), per 1,8 (due adulti e due minori), per 2 (due adulti e tre minori) e per 2,1 (nel caso in cui ci siano in famiglia persone non autosufficienti).

Bonus da 400 a 800 euro marzo, aprile e maggio 2021: criteri di assegnazione del Rem e chi rimane escluso

Le tre mensilità del Rem saranno riconosciute alle famiglie che abbiano il valore dell'Isee sotto i 15.000 euro e un reddito familiare, riferito a febbraio 2021, inferiore alla quota del reddito di cittadinanza calcolata sul numero dei membri familiari con la scala di equivalenza.

Inoltre, il patrimonio mobiliare del 2020 dovrà essere inferiore a 10.000 euro, aumentato di 5.000 per ogni disabile grave presente in famiglia. Il reddito di emergenza non può essere richiesto da chi abbia già una pensione diretta o indiretta, da chi abbia un rapporto di lavoro alle dipendenze la cui retribuzione lorda sia maggiore dell'importo del Rem spettante, da chi percepisca il reddito di cittadinanza o altre indennità previste dal decreto "Sostegni", in particolare quelle elencate dall'articolo 10 del decreto legge 41/2021.

Rem ai colf, badanti e babysitter esclusi nel 2021 dal bonus 500 euro

Nel reddito di emergenza 2021 saranno inclusi i colf, badanti e babysitter, in generale i lavoratori domestici, per una platea potenziale di 850.000 persone da indennizzare.

Si tratta di una novità assoluta per questi lavoratori perché nel 2020 non hanno beneficiato del Rem, ma del bonus di 500 euro, per due mensilità, spettante ai colf e badanti. Le nuove categorie incluse nel reddito di emergenza, senza contare i disoccupati che hanno finito la Naspi, faranno aumentare nettamente la platea rispetto ai beneficiari conteggiati a dicembre scorso. In tutto percepiranno il Rem 1,12 milioni di famiglie rispetto alle 335.000 di dicembre scorso con uno stanziamento di Draghi di 1,520 miliardi di euro nel recente decreto "Sostegni". Cifra che, ancora da confermare, farebbe arrivare la quota del Rem a pareggiare quella del reddito di cittadinanza, sia per quanto riguarda il numero delle famiglie indennizzate, sia per la spesa mensile del governo.