Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto "Aiuti-bis" sono in arrivo gli aumenti delle Pensioni previsti per i mesi di ottobre e novembre 2022, l'allargamento del bonus 200 euro alle categorie finora escluse e l'aumento degli stipendi in busta paga dei lavoratori per il taglio del cuneo fiscale per tutto il 2022. Per le pensioni, gli aumenti saranno a due vie: oltre alla rivalutazione del 2% in anticipo rispetto a quanto spettante a decorrere dal 1° gennaio 2023, ci sarà anche il pagamento del conguaglio sull'inflazione registrata a consuntivo nel 2021.

Prime stime anche sul bonus 200 euro alle partite Iva: si calcola che saranno 3 milioni le partite Iva che lo riceveranno, anche grazie ai maggiori stanziamenti del decreto appena pubblicato.

Aumento pensioni dal decreto 'Aiuti-bis': oltre al bonus 200 euro, anche la rivalutazione del 2% a ottobre 2022

Arriverà il doppio aumento degli importi delle pensioni grazie alle misure introdotte dal decreto "Aiuti-bis" del governo Draghi. Il primo aumento è per i percettori di pensioni il cui importo annuo non ecceda i 35mila euro. Oltre al bonus 200 euro, infatti, i pensionati rientranti nel tetto di reddito dei 2.692 euro mensili lordi percepiranno anche l'anticipo dell'aumento che si sarebbe dovuto ottenere solo a decorrere dal 1° gennaio 2022.

La rivalutazione è pari al 2% ed è calcolata sull'importo delle pensioni. Si tratta dello stesso meccanismo di taglio del cuneo fiscale che il decreto ha previsto per gli aumenti degli stipendi nelle buste paga dei lavoratori dipendenti, privati e della Pubblica Amministrazione.

Pensioni, a novembre 2022 in pagamento il conguaglio dello 0,2% dell'inflazione registrata nel 2021

L'esecutivo di Draghi, invece, ha scelto di non proseguire sulla strada del bonus 200 euro per adeguare le pensioni (e gli stipendi dei dipendenti) all'inflazione. In tal senso per tutti i pensionati, senza alcun limite di reddito, verrà anticipato a novembre 2022 anche l'indicizzazione delle pensioni con il conguaglio relativo all'inflazione registrata nell'anno 2021.

Non si tratta di importi elevati ma di una quota, pari allo 0,2% dell'importo delle pensioni che sarebbe stato versata a partire da gennaio 2023. Lo 0,2% deriva dal consuntivo dell'inflazione registrata nell'anno 2021, che è stata dell'1,9%, rispetto all'1,7% finora considerato.

Bonus 200 euro, chi lo riceve: platea allargata ai percettori di pensioni, collaboratori sportivi, dipendenti in maternità

Il provvedimento di Draghi, infine, allarga la platea dei beneficiari del bonus 200 euro anche alle categorie che finora erano risultate escluse dall'indennità anti-inflazione. In tutto, i nuovi contribuenti che riceveranno il bonus sono 300mila circa, 50mila dei quali già pensionati. Si tratta di 40mila lavoratori che a luglio scorso avevano un rapporto di lavoro in essere ma che non hanno potuto ricevere il bonus nella prima tornata perché risultanti beneficiari di contribuzione figurativa integrale da parte dell'Inps.

Vi rientrano i cassintegrati e le contribuenti in maternità. Il bonus verrà pagato con le buste paga di ottobre 2022 e non ci sarà bisogno di una specifica domanda ma solo di un'autodichiarazione nella quale si riporta la situazione di copertura figurativa Inps che ha impedito il primo accredito dell'indennità. Ulteriori nuovi beneficiari del bonus 200 euro saranno i collaboratori sportivi (circa 148mila) purché iscritti alla Gestione separata e 56mila dottorandi e assegnisti di ricerca. Per questi ultimi, la condizione indispensabile per ottenere il bonus è quella che prevede la sussistenza, alla data di oggi 10 agosto - giorno di entrata in vigore del decreto 'Aiuti-bis' - di un contratto di lavoro.