Prende consistenza il nuovo bonus spettante a tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione e della scuola a partire dalla busta paga di gennaio prossimo e per le 13 mensilità del 2023. Si tratta di un'indennità che verrà riconosciuta ai 3,2 milioni di dipendenti del pubblico impiego e degli enti territoriali per contrastare l'aumento generalizzato dei prezzi: rientrano nella possibilità di vedersi accreditare il bonus, tra gli altri, i docenti e il personale Ata della Scuola, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari (Oss), i dipendenti della Pubblica Amministrazione centrale - tra i quali i dipendenti dei ministeri e delle agenzie fiscali, dell'Inps e dell'Inail -, i lavoratori degli enti locali tra i quali i maestri, gli impiegati comunali e i vigili.

Per tutti il bonus sarà calcolato come percentuale rispetto allo stipendio percepito.

Novità bonus ai dipendenti Pubblica amministrazione e scuola: ecco di quanto aumenteranno gli stipendi

Oltre agli aumenti degli stipendi di dicembre 2022 dettati dal rinnovo del contratto della Pubblica amministrazione del triennio 2019-2021 (e in attesa che parta la trattativa per il nuovo contratto 2022-2024) e allo sconto contributivo del 2% confermato dalla legge di Bilancio per tutto il 2023 (il 3% per chi ha redditi entro i 20.000 euro, con aumenti per il 2023 fino a 400 euro), la Manovra di fine anno stanzierà 1,8 miliardi di euro per il nuovo bonus ai dipendenti pubblici e della scuola al fine di allineare, almeno in parte, gli stipendi all'aumento del costo della vita registrato durante tutto il 2022.

In realtà, la spesa per le casse dello Stato è pari a 1,15 miliardi di euro poiché il bonus che arriverà nei cedolini di busta paga dei lavoratori del pubblico impiego è al lordo dei contributi e dell'Irap. Non ci sarà da negoziare quanto spetterà a ciascuna categoria professionale della Pubblica amministrazione perché l'indennità è misurata in maniera fissa all'1,5% dello stipendio percepito.

L'ufficialità del bonus arriverà con un decreto dedicato del ministero dell'Economia. I tecnici del Tesoro procederanno a elargire l'indennità in maniera proporzionata rispetto agli stipendi dei dipendenti pubblici, mediante un meccanismo che dunque favorirà le retribuzioni più alte.

Bonus da 20 a 74 euro ai dipendenti statali e della scuola dal cedolino di gennaio 2023

Infatti, la misura dell'1,5% di bonus calcolata sugli stipendi dei dipendenti pubblici e della scuola corrisponde a bonus del valore minimo di 20 euro per 13 mensilità fino ad arrivare ad aumenti massimi di 74 euro lordi. In particolare, l'aumento di 20,80 euro mensili spetterà ai dipendenti dei ministeri appartenenti alle fasce retributive più basse, arrivando a toccare i 54 euro mensili per i dirigenti di seconda fascia. Ai dirigenti di prima fascia toccheranno gli aumenti più alti della misura del governo guidato da Giorgia Meloni, pari a 74 euro mensili. Dunque, gli aumenti del bonus copriranno in piccola parte l'inflazione subita da chi percepisce i redditi più bassi della Pubblica amministrazione, rendendo meno pesante gli incrementi dei prezzi a chi percepisce retribuzioni più alte.

Bonus e nuovo rinnovo dei contratti statali 2022-2024: quali novità nei prossimi mesi?

Il bonus che verrà accreditato a partire dal cedolino di busta paga di gennaio 2023 ai dipendenti della Pubblica amministrazione rappresenterebbe, almeno in linea teorica, un anticipo degli aumenti che spettano ai lavoratori del pubblico impiego e della scuola per i nuovi contratti del triennio 2022-2024. Insieme all'indennità di vacanza contrattuale, già presente nei cedolini da aprile 2022, il bonus servirà a coprire in parte l'alto indice di inflazione registrato nel 2022 in rapporto al quale si stima una spesa pubblica per i rinnovi contrattuali di circa 16 miliardi di euro. Ma, al momento, non è ancora prevista la convocazione dei tavoli per il nuovo rinnovo contrattuale così come nella legge di Bilancio 2023 non sono stati creati fondi dedicati a tal proposito come invece era avvenuto nei governi precedenti.