Il lancio della Roadster di Elon Musk nello spazio non è bastato a distogliere l'attenzione dalla Tesla, infatti il pubblico (e non solo) è adesso focalizzato sui conti della casa, conti che continuano a peggiorare. Il conto economico dell'ultimo trimestre del 2017 parla di una perdita netta di 675 milioni di dollari (decisamente peggio dei 121 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente) oltre che di 3,04 dollari ad azione, poco al di sotto dei 3,11 dollari ammessi dagli azionisti.

Il 2017 dei record...negativi

Se si analizza il conto economico annuale la perdita risulta ancora più catastrofica: la casa di Palo Alto è passata da una perdita di 674,9 milioni a una di ben 1,96 miliardi di dollari e, una perdita di valore delle azioni (al netto delle voci straordinarie) da 2,87 a 8,66 dollari.

Ma non ci sono solo cattive notizie dai conti, infatti sul fronte dei ricavi la Tesla è passata da 2,3 miliardi a 3,3 miliardi nell'ultimo trimestre e nell'intero anno da 7 a 11,7 miliardi derivanti soprattutto dalle attività automobilistiche. Il ramo automotive ha visto crescere i propri ricavi da 1,74 a 2,4 miliardi nell'ultimo trimestre e da 5,6 a 8,53 miliardi contando tutto il 2017, risultati ottenuti grazie soprattutto dalla vendita della Model S e della Model X. I modelli di lusso della casa hanno incrementato le vendite del 35% arrivando a toccare 102.807 unità.

Silenzio sulla Model 3 nonostante le mancate consegne

L'attenzione del pubblico, dei clienti e della stampa specializzata continua a essere però orientata sui problemi dati dalla produzione della Model 3.

La berlina che avrebbe dovuto sancire la definitiva consacrazione della casa continua a deludere le aspettative avendo venduto solo 1.550 esemplari nell'ultimo trimestre dell'anno passato. Per capire le dimensioni dell'attuale fallimento della Model 3 basti pensare che al lancio dell'auto la casa ricevette ben 500.000 ordini con tempi di consegna ridotti, mentre fino ad ora ne sono state prodotte meno di 10.000 e se una persona ne volesse ordinare una dovrebbe aspettare addirittura dai 12 ai 18 mesi per vedersela consegnare.

È alquanto evidente che Musk non sta rispettando nessuna delle promesse fatte, ma nonostante questo continua a credere nel suo progetto tanto da continuare a promettere un milione di veicoli entro il 2020 grazie allo sviluppo della nuova SUV compatta Model Y.

Gli azionisti credono ancora a Musk

La borsa continua a credere in Musk, il titolo infatti (nonostante le criticità dell'azienda) da inizio 2018 ha guadagnato il 7%.

Gli analisti però cominciano ad avere qualche dubbio, in particolare riguardo la necessità di Tesla di ricercare nuove fonti di finanziamento per supportare i propri piani di sviluppo, alcuni analisti hanno addirittura smesso di credere in un'opportunità di profitto. Questa preoccupazione dilagante ha trasformato la previsione per il 2018 da un utile per azione di 1,46 dollari a una perdita per azione di 4,16 dollari. Se questa previsione si rivelasse esatta (cosa molto probabile) si tratterebbe dell'ennesimo anno in perdita per la casa di Palo Alto dall'anno della creazione.