Il leghista Salvini, in vista delle prossime elezioni pensa bene di aprire la bocca e farsi scappare verbi accuratamente scelti per attirare le attenzioni di altri fanatici come lui e le attenzioni di altri giornalisti che invitandolo ai loro programmi televisivi, per registrare quanti più ascolti possibili (un po' come in un circolo vizioso), non fanno altro che fare il suo gioco. Infatti, Salvini dopo altre affermazioni fatte in passato, risultate scomode per molti e ridicole per altri (come me), qualche giorno fa, ospite a Mattino Cinque, ha ben affermato testuali parole: "Cosa farei io al posto di Alfano e Renzi?

Con un preavviso di sfratto di sei mesi, raderei al suolo i campi Rom". Parole forti? Sicuramente. Verbi ridicoli e spaventosi? Certo. Ma perché Salvini dice questo e fino a quanto possono essere condannati i concetti o delle singole affermazioni?

Matteo Salvini, in altre trasmissioni, ha poi allargato la sua affermazione esprimendo un concetto in fondo che non è sbagliato: i nomadi se vogliono essere parte di questo Paese devono rispettarne le regole come tutti gli altri cittadini, pertanto abitare in case per le quali pagare tasse, affitti o Imu. Allora cosa possiamo condannare della sua espressione se in fondo racchiude un concetto chiaro e giusto? Semplice. Da condannare è il verbo 'radere' un verbo forte che non ha nulla a che vedere con gli esseri umani.

Si può radere un terreno per bonificarlo, si possono radere i capelli, ma non le anime umane, che siano uguali o diverse da noi.

Allora è giusto che un esponente politico usi tali espressioni solo per farsi pubblicità? Io non credo. Questo è l'ennesimo atto di chi non ha le capacità per estendere il suo pensiero con la pratica.

Di chi non realizza o propone una riforma o un disegno di legge, ma di chi è troppo 'sempliciotto' e superficiale. È consuetudine e pratica facile, ormai risaputa e troppo spesso utilizzata e mai punita per Salvini: usare parole forti per attirare l'attenzione di fanatici legati alle frasi fatte. C'è qualcuno tra questi ultimi che possa essere capace di rendersi conto che queste affermazioni possono alimentare la follia di qualche altro violento?

I concetti sono giusti. Ribadisco che è giusto che tutti in questo Paese rispettino le regole (bianchi o neri, italiani o extracomunitari, nomadi o politici) e che chi sbaglia debba essere punito come merita, legalmente! Allora si pretende attenzione quando si usa la bocca, attenzione che il nostro linguaggio, che sia per pubblicità o per sentirsi 'grande', non provochi confusione o violenza e che il nostro linguaggio possa rispettare l'essenza umana.