Dopo quasi 20 giorni di sosta per le festività natalizie,il 5 e 6 gennaio riprende il campionato di serie A,e nel fine settimana toccherà a tutti gli altri campionati. In Serie B si è giocato fino a ridosso di Capodanno, e le squadre torneranno in campo il 16 gennaio. Negli anni, sono state avanzate tante richieste per aggiungere anche un solo turno vicino al Natale, ma sono giunti rifiutida ogni parte.

La scelta discutibile della lunga sosta prevista in Italia

Da anni, in Italia, il mondo del calcio tende a concedersi circa venti giorni di sosta durante le vacanze natalizie.

Molti calciatori ne approfittano per viaggiare alla volta di mete esotiche, per poi tornare ad allenarsi a fine anno. Molte società sfruttano questi giorni per fare il cosiddetto "richiamo di preparazione", al fine di affrontare al meglio le fatiche del girone di ritorno. Questalunga sostasuscita ogni anno molte critiche, perché avviene nel momento dell'anno in cui tante famiglie potrebbero andare negli stadi, libere da impegni lavorativi o scolastici. Tuttavia, nonostante i malumori, questa situazione alla fine viene accettata da tutti.

Qualche anno fa fu avanzata la proposta di aggiungere un turno a ridosso del Capodanno, ma l'Associazione dei Calciatori(un sindacato che tutela i diritti dei calciatori)si mise di traverso, dichiarando che i giocatori hanno diritto ad un periodo di riposo.

In chiusura di 2015, l'allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, ha espresso le sue perplessità su questo lungo stop, ma la sua è rimasta una voce isolata.

Unica eccezione la Serie B, e in Europa la Premier League

Da qualche stagione, laserie B èl'unica lega professionistica italiana ad aver scelto digiocare durante le vacanze natalizie, per poi riposare una settimana in più a gennaio (il campionato riprendecon il calciomercato già in fermento).

Tutto questo è stato deciso dal Presidente Andrea Abodi, allo scopo di popolare di famiglie gli stadi del campionato cadetto. I dati delle presenze delle varie squadre evidenziano un incrementodel 15% nel totale degli spettatori, grazie a piazze come Bari e Salerno che portano in ogni gara casalinga più di 15.000 persone. Purtroppo, però, la B resta solo un'eccezione.

In tutta Europa, l'unica nazione che continua a giocare nel periodo delle vacanze è l'Inghilterra,dove si scende in campo sia il giorno di Santo Stefano, che il primo dell'anno. Lo spettacolo è garantito non solo sul rettangolo verde di gioco, ma anche sugli spalti, in quanto gli stadirisultano sempre pieni,nonostante le festività e le dirette televisive. Quanto succede in Inghilterra è un modello che tutti i maggiori campionati europei dovrebbero seguire, ma almeno in Italia difficilmente nei prossimi anni potremo assistere ad una svolta in tal senso.