Sono decine i bambini che, ogni giorno, con le loro famiglie, iniziano un viaggio verso la speranza, la salvezza, la fuga dagli orrori della loro terra, in cui non c'è più spazio per crescere, per giocare e per vivere. Bambini vittime di un destino che non hanno scelto, di una guerra che ha cancellato ogni loro domani, di un futuro da affidare ad un'imbarcazione troppo spesso fragile che ha portato a termine la loro giovane vita. Sono decine i bambini che hanno smesso di sognare.
Tra i morti anche bambini
Risale a solo qualche giorno fa la notizia dell'ennesimo naufragioin cui hanno perso la vita circa 39 persone, migranti che si recavano in Grecia per sfuggire agli orrori della guerra: tra loro 5 bambini di età inferiore ai 3 anni.
Lo scorso anno si è chiuso con due viaggi della speranza sempre verso le isole della Grecia, conclusi entrambi con naufragi che hanno portato la morte di più persone, tra cui circa 8 bambini.Chi non ricorda l'immagine che ha indignato il mondo del corpo senza vita del bambino siriano di tre anni riverso sulla spiaggia, vittima di un viaggio senza domani?
Quante valeva la vita di un bambino?
Numeri su numeri, quelli che relativi agli ultimi terribili episodi che hanno visto i bambini protagonisti di una storia che non avrebbero mai voluto scrivere. Numeri che indicano quanti bambini erano presenti tra le vittime dell'ultimo, ormai segnato, viaggio della speranza. A sentire quei numeri ci si rattrista, talvolta si prova rabbia, e, spesso, ci si dimentica.
Quanto valeva, quindi, la vita di ciascuno di quei bambini ? Che valore aveva la sua piccola anima? Il suo sorriso? Il suo sguardo che chiedeva aiuto? Che valore avevano i suoi sogni?
Sicuramente la vita di questi bambini valeva molto di più sia del prezzo di un passaggio in un barcone che dei motivi di una guerra.La vita di un bambino ha un valore inestimabile perché è qualcosa nessuno gli potrà restituire.La vita era la sola cosa che avevano e la guerra ha portato via loro anche questo.