Era ormai nell'aria da tempo il sorpasso del M5S sul Pd nei sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani. Dopo i recenti scandali giudiziari che hanno riguardato alcuni esponenti di spicco del maggior partito di governo, al calo della popolarità di Matteo Renzi è seguito anche un crollo verticale nei sondaggi da parte del suo partito di riferimento.
Secondo l'istituto demoscopico Index research, il partito fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio avrebbe scavalcato il Pd nelle preferenze degli italiani, assestandosi al 28,4% guadagnando lo 0,8% in sole due settimane dall'ultima rilevazione.
Di contro, il Pd ha perso ancora consenso consolidando un trend che lo vede ormai perdere costantemente elettori, giorno dopo giorno. Attualmente il maggior partito di governo, se si votasse oggi, si attesterebbe attorno al 28%, evidenziando un ulteriore calo dello 0,7% negli ultimi 15 giorni. Già un mese fa, un sondaggio pubblicato dall'Istituto Demos, aveva profetizzato il possibile aggancio del M5S al Pd in cima alla lista dei partiti preferiti dagli italiani, dopo i guai giudiziari che hanno travolto il governo e che hanno portato alle dimissioni del ministro Guidi, e all'esplosione dello scandalo legato a Banca Etruria e al presunto conflitto di interessi con il ministro Boschi denunciato dai pentastellati.
Sale Forza Italia, stabile la Lega
Nello stesso sondaggio di Index research, mandato in onda nel corso della trasmissione Piazza Pulita, è stato evidenziata anche una tenuta sostanziale dei partiti che fanno capo al centro destra, con la Lega che confermerebbe il suo 13% di consenso, mentre Forza Italia avrebbe addirittura guadagnato lo 0,6% dei consensi attestandosi al 12,6%.
In calo costante anche la percentuale di popolarità dell'attuale premier Matteo Renzi che è scesa ben al di sotto del 28% mentre in forte crescita sono le quotazioni di Luigi Di Maio, nominato leader in pectore del M5S dagli attivisti pentastellati.
Non ha minimamente inciso sull'opinione degli italiani l'inchiesta che ha riguardato il sindaco di Livorno, Nogarin, che ha ricevuto un avviso di garanzia dalla procura livornese.
Gli italiani hanno percepito la mossa della procura toscana come un atto dovuto, ritenendo inoltre che l'assunzione di 30 precari al comune di Livorno non possa essere equiparata alle vicende di corruzione che hanno riguardato i sindaci Piddini.