Solo due partite ufficiali ed a Milano, sponda nerazzurra, si respira già un’aria che puzza di preambolo alla crisi. Esordio con sconfitta a Verona contro il Chievo e deludente pari casalingo col Palermo per un totale di un solo misero punto in due partite; questo ad oggi è il ruolino di marcia dell’Inter.

Forse c’era da aspettarselo, soprattutto dopo il divorzio con Mancini avvenuto a pochissime settimane di distanza dall’inizio del campionato che ha portato sulla panchina interista De Boer. Già, mister Frank De Boer, sradicato dal campionato olandese ed impiantato di forza in quello italiano senza poter neanche trovare il tempo di capire che qui il calcio è tutt’altra cosa.

A De Boer è stato spiegato il valore del blasone interista, è stato spiegato che i tifosi sono esigenti e che al momento purtroppo vivono solo di ricordi, speranze e sogni, ma all’olandese non è stato di certo spiegato che il tempo a disposizione fosse davvero risicato.

Di qua le uniche colpe imputabili al tecnico riguardo al punto conquistato in due partite sono la difesa a tre e Banega fuori ruolo schierati una settimana fa, il resto paradossalmente non appartiene ad errori di gestione ma al mercato. È un paradosso perché i dirigenti interisti e la proprietà sono molto attivi sul mercato, ma si ostinano a comprare giocatori che non sembrerebbero davvero indispensabili.

L’arrivo di Joao Mario potrebbe dare nuova linfa al centrocampo, l’arrivo di Gabigol invece fa sovrannumero lì davanti, quindi bisognerebbe puntare la lente d’ingrandimento su centrali difensivi ed esterni difensivi, perché è lì che nascono le debolezze dell’Inter, da una difesa colabrodo e disordinata che scredita i miracoli compiuti di domenica in domenica da un portierone come Handanovic.

La sosta per le gare delle nazionali è dunque vista come una autentica manna dal cielo, in questo periodo De Boer dovrà ben capire cosa succede, perché molti giocatori non sanno quello che stanno facendo. Icardi gioca per sé, Kondogbia in campo è palesemente spaesato, Medel si fa in quattro senza risultati e Santon è sempre al di sotto della sufficienza.

Toccherà lavorare duro sul campo per ritornare a giocare decentemente, ma De Boer deve essere aiutato anche sul mercato, altrimenti sarà crisi.

Che qualcuno aiuti De Boer!