Forse animato da buone intenzioni, forse no, Matteo Renzi, con la Buona Scuola e le assunzioni di migliaia di precari, su tutto l'ambito nazionale ha portato solo caos nella già malfunzionante scuola italiana. Ecco i motivi deldisordine creato,e cosa ancora oggi non va del sistema di reclutamento e di copertura delle cattedre di docenza nel nostro paese.

Il merito di aver assunto tanti precari

Pur avendo il merito di aver stabilizzato ed in buona parte esaurito le Gae, che quest'anno si svuoteranno di altri 32 mila docenti, non è riuscito a causa delle troppe bocciature del concorso ad assumere tutti i docenti che aveva promesso, così non solo la c.d.

supplentite che demonizza il suo Governo, cercando di contrastarla, non verrà eliminata, ma migliaia di docenti con questo nuovo anno di servizio, e i futuri che verranno, rientreranno tra gli aventi titolo all'immissione in ruolo secondo le norme europee.

Oggi nelle graduatorie di seconda e terza fascia ci sono aspiranti docenti con punteggi altissimi, accumulati anche con supplenze di un giorno, di poche settimane e di mesi. Moltissimi hanno raggiunto i tre anni di servizio, con le supplenze brevi, e ci sono anche casi di docenti con 16 anni di precariato in qualità di supplente breve, una situazione paradossale che oggi si tinge di nero per loro: il loro futuro è un grosso punto interrogativo, per loro non ci sarà alcuna immissione in ruolo se non supereranno il concorso.

Cosa ne sarà di loro?

Renzi a riguardo non sembra voler cedere, niente assunzioni per chi non supera il concorso, una regola che però, difficilmente può valere per chi ha 36 mesi di servizio e che ha gettato gli anni migliori della sua vita, rincorrendo da precario il posto fisso docente.

Chiamata diretta etrasferimenti

A tutto ciò si aggiunga la novità della chiamata diretta, i sindacati parlano già di abusi da parte dei presidi, che potrebbero non attenersi alle direttive e agire con larga discrezionalità.

Tutto questo potrebbe portare migliaia di ricorsi, e i tribunali italiani già intasati di lavoro, per le varie cause promosse nell'ambito scolastico, si ritroverebbero sommersi di nuove controversie.

E che dire poi del caos creato dai trasferimenti su ambito nazionale? Nonostante le rassicurazioni del Miur e del ministro, le richieste di conciliazione per valutare l'esattezza delle procedure sono state migliaia, tanti quanti gli errori segnalati su tutto il territorio nazionale. Il disordine nella scuola con le nuove procedure e le novità introdotte è diventato l'unica certezza, le novità si accompagnano sempre a disordine e caos, ma in questo caso sigioca, con gliesperimenti,sulla vita di migliaia di docenti e delle loro famiglie.

La scuola di Renzi sembra di essere la scuola degli ultimi che saranno i primi! Per i trasferimenti a quanto pare è stato così, i docenti si lamentano che sui posti del potenziamento siano finiti coloro che hanno meno punteggio, ecco perché chi ha dovuto partire per avere il ruolo al Nord è sceso in piazza per protestare, e perchési è parlato di deportazione. È vero che al Sud i posti sono pochi, ma quelli dell'organico di potenziamento sono oggi occupati da personale che ha meno punti, rispetto a quelli che hanno lasciato casa e famiglia per prendere servizio di ruolo lontano da casa.