Cagliari, così come una buona parte della Sardegna, è una città piuttosto accogliente e tollerante delle diversità.Ma, come si suol dire, a tutto c'è un limite e anche nel capoluogo sardo da un po' di tempo l'entusiasmo assoluto per la giusta accoglienza generale dei profughista scemando, non tanto per i profughiin sé, ma a causa della pessima gestione dell'attuale immigrazione di massa e dei relativamente sempre più frequenti attriti tra le diverse comunità di migranti.
La rissa tra migranti rumeni e africani in Piazza Del Carmine
Un esempio dei purtroppo sempre più frequenti attriti tra le diverse comunità di migrantiè stato rappresentato dalla recente rissa avvenuta inPiazza Del Carmine tra migranti di origine rumena e migranti/profughi di origine africana.
La notizia e il video della vicenda sono stati diffusi da "Casteddu Online", Casteddu Online che ha anche sottolineato come questo brutto episodio rappresenti solo la punta dell'iceberg della precaria situazione che si è creata nella piazza, precaria e critica situazione che continua indisturbata e che sta dando non pochi problemi ai commercianti e ai cittadini della zona.
La necessità di un ripensamento sulla gestione migratoria, al di là della strumentalizzazione xenofobia e della minimizzazione del problema
Questo come altri episodi dimostrano come non mai il fallimento dell'attuale Politica intrapresa sulla questione migratoria, politica che non ha saputo e non sa come mediare gli eventuali conflitti e "effetti collaterali" dell'attuale emergenza immigrazione.
Ciò di cui vi sarebbe bisogno è la necessità di una politica pragmatica che sappia affrontare questo problema andando oltre la retorica xenofoba e meramente "anti-immigrazionista" così come oltre certa retorica "immigrazionista" che minimizza e/o nega i possibili rischi dell'emergenza immigrazione.
Per sintetizzare meglio, la politica dovrebbe favorire il processo di integrazione delle diverse comunità di migranti nel rispetto delle loro differenze e allo stesso tempo dovrebbe ascoltare le richieste degli stessi cittadini cagliaritani, siano essi sardi che non.