Piero Angela ormai da molti decenni si è distinto come giornalista scientifico ed è notoriamente apprezzato all'unanimità. Gli anni passano, oltre gli 80 ormai la sua età, i suoi programmi come Quark o Superquark continuano ed è tempo secondo parecchi di una nomina di Piero Angela a senatore a vita.

Per la scienza e il futuro

Tra proposte da più parti segnaliamo un bellissimo quasi editoriale da MeteoWeb, testata di meteorologia, astronautica, Tecnologia e geologia, a firma Peppe Cariddi che così scrive: 'Piero Angela Senatore a Vita non sarebbe solo un messaggio simbolico importante, o un’occasione per la Scienza appunto.

Sarebbe anche una grande chance per l’Italia, che negli ultimi anni si pone come leader nel settore aerospaziale. Il settore che dominerà la scena nei prossimi decenni'. Forse nessuno come Piero Angela nel giornalismo televisivo italiano fa divulgazione scientifica con grande rigore e con i suoi puntuali aggiornamenti sul divenire del progresso scientifico contemporaneo. A parte il ruolo unico in Italia con il CICAP sul controllo del cosiddetto paranormale o altre pseudoscienze.

L'azione culturale mediatica pluridecennale di Angela è ulteriormente importante. Ha colmato e colma il ritardo storico, di purtroppo lunga memoria, della cultura italiana, storicamente più strettamente umanistica e anche ostile alla scienza e anche di certa tendenza della scienza accademica italiana stessa non incline alla divulgazione popolare, sempre per certo retaggio storico elitario.

Se attualmente riviste come Le Scienze e Focus e altre sono consolidate con certo target nella cultura italiana il merito è anche di Piero Angela con la sua anticipatoria divulgazione scientifica attraverso canali popolari come la televisione.

il primo fu infatti Piero Angela a divulgare la conoscenza scientifica a livello di masse popolari, attraverso i programmi televisivi - e fin dagli anni '70 e '80 del secolo scorso - con pubblicazioni anche editoriali di successo.

Per l'Italia dell'era scientifica

Rileggendo anche i suoi lontani testi o rivedendo le puntate televisive del passato, facilmente si scopre anche Piero Angela come 'futurologo' scientifico, la scienza sociale da Robert Jungk e Alvin Toffler nel secondo novecento a Raymond Kurzweil (collaboratore della Nasa e di Google), in Italia i vari Silvio Ceccato e Roberto Vacca , oltre al famoso Club di Roma di Aurelio Peccei, tra molti altri sociologi contemporanei che studiano il presente nelle sue congetture verso l'avvenire: Angela è stato capace di previsioni spesso puntualmente verificatesi.

Non ultimo, come tutti sanno, lo stile di scrittura e comunicazione del giornalista scientifico, scorrevole e deliziosamente minimale, capace in linguaggio popolare di spiegare le indubbia complessità della scienza contemporanea, come dimostra sempre il cosiddetto 'share', lo fanno protagonista di una speciale educazione alla conoscenza, alla scienza e al futuro, di rara importanza.

Soprattutto ai giorni nostri, con certo spirito dei tempi che indica orizzonti inquietanti neomedievali se non neoprimitivi con il proliferare diffuso di pseudoscienze (si pensi solo alle assurde polemiche anche sui vaccini obbligatori), nonostante i grandi progressi attuali delle scienze e della tecnologia, nonostante Internet che non ha solo moltiplicato negativamente certo bla bla di nessun valore, ma anche positivamente le comunicazioni nella comunità scientifica a livelli 'astronomici' rispetto all'era pre-web, Piero Angela testimonia la migliore Italia dell'era scientifica.

Piero Angela, riassumendo, merita eccome la nomina a senatore, quando tali nomine stesse raramente (a parte Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia e pochissimi altri) optano per uomini di scienza: ma non solo per la scienza come tecnica, la scienza come Umanesimo vero contemporaneo, per il futuro italiano, europeo e internazionale. Magari per una sempre più urgente evoluzione 'darwiniana' della Politica stessa nazionale.