L'Unione Europea teme per la "salute economica" dei cittadini di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra e di quelli europei.

  • Fondo Monetario Internazionale (FMI; International Monetary Fund, IMF in inglese) è formato dai governi di 189 Stati che assieme alla Banca Mondiale formano una organizzazione che dovrebbe aiutare gli Stati membri a risolvere, in un rapporto di cooperazione, eventuali crisi economiche o lo sviluppo del commercio internazionale;
  • Prodotto Interno Lordo (il PIL indica il valore della produzione generale dei beni e servizi di uno stato suddiviso per il numero medio dei cittadini residenti in quello stesso anno e stessa produzione)
  • Parità del Potere di Acquisto (PPA; in inglese Purchasing Power Parity, PPP che proietta i valori delle monete nazionali per gli stessi beni o servizi in Stati differenti).
  • Il reddito pro capite è identificabile come un virtuale stato di benessere del cittadino che consiste nella parte spettante ad ogni persona residente in uno Stato in un lasso di tempo e quantificato con un importo espresso dalla valuta prescelta, solitamente il dollaro se espresso dall'FMI;

Il FMI analizzando i dati del PIL e del PPA ha potuto pubblicare le stime del Reddito Pro Capite negli Stati membri per l'anno 2016, ma di questa paventata sofferenza economica che dovrebbero patire i cittadini inglesi, non solo non c'è traccia, ma il reddito è pure aumentato.

  • nel 2015 il Regno Unito si trovava al 25° posto nella classifica dei 189 Paesi membri con un Reddito Pro Capite di 41.159 dollari;
  • nel 2016 scende al 27° posto ma con un reddito di 42.514 dollari;
  • Nel 2015 secondo, le analisi di Eurostat, la regione del Regno Unito che fa capo a Londra (l’Inner London – West nel Regno Unito), ha avuto un Reddito Pro Capite di 212.800 euro, qualificandosi come la più ricca d'Europa segnando un +580% rispetto al reddito medio europeo;

Il Regno Unito non è la Grecia

Theresa May (Il Primo Ministro britannico) ha confermato che il Regno Unito manterrà gli impegni presi e non ha escluso una data più lontana per la definitiva uscita dall'Unione Europea, probabilmente potrebbe avvenire nel 2021.

L'apertura da parte del premier britannico è stata accolta con tiepido entusiasmo da parte dei rappresentanti europei, ma è stato un passo avanti rispetto ai deludenti risultati ottenuti finora dal punto di vista europeo. Nel suo discorso a Firenze, la May tranquillizza e ringrazia i lavoratori italiani che risiedono a Londra (circa 600.000) garantendo che per loro non cambierà nulla e nello stesso tempo ricorda che nel 2019 potrebbe cessare il diritto alla libera circolazione nel suolo britannico così per come è intesa adesso.

La risposta non è stata considerata adeguatamente sufficiente per Bruxelles che vorrebbe per i cittadini dell'UE nel Regno Unito la copertura delle leggi europee. Il Parlamento di Strasburgo concede una pausa di riflessione e con una risoluzione, votata a larga maggioranza, considera non valutabili positivamente le trattative del quarto ciclo di negoziati tenutisi a Bruxelles (25-27 settembre), decidendo di spostarle al 19-20 ottobre.

Guy Maurice Marie Louise Verhofstadt, coordinatore del Parlamento europeo per la Brexit, ha dichiarato: "La proposta da parte nostra per risolvere questo problema è semplice: lasciare che i cittadini dell'Ue conservino i diritti dei quali godono ora nel Regno Unito e facciamo esattamente lo stesso per i cittadini britannici che vivono nel continente. Mi chiedo addirittura perché stiamo ancora discutendo di ciò? Questo problema potrebbe e dovrebbe essere concluso immediatamente".

V come Vendetta

Il negoziatore dell'Ue Barnier punta il dito contro i pagamenti dovuti dal Regno Unito per uscire dall'Unione Europea che non accetta una interpretazione sanzionatoria o vendicativa nei confronti di Londra e che la somma richiesta (appena 60-100 miliardi di euro) non deve essere intesa come un ricatto o una "buona uscita" per lasciare l'Unione Europea, ma solo una lecito riconoscimento del debito che il Regno Unito ha verso i cittadini europei.

Probabilmente la buona volontà inglese è stata dettata più dalla possibilità di ottenere "sconti" e dilazioni di pagamento nel tempo che dalla voglia di mantenere nel suolo britannico volenterosi cittadini europei. Alla fine sarà come sempre il bene comune che i burocrati provano verso il denaro a prevalere con buona pace dei nobili propositi di una eguaglianza tra popoli.