Luce e gas sono aumentati già dal 1 gennaio 2018, come comunica l'Authority del settore. Mentre si attendono gli aumenti delle compagnie telefoniche, si assiste anche ai rincari di quelle che forniscono luce e gas. Da cosa sono dovuti questi aumenti che spesso risultano incomprensibili ai piccoli risparmiatori che vedono crescere sempre più le bollette senza che i servizi migliorino di conseguenza?

Bonus luce 2018, un piccolo aiuto

Prima di analizzare le motivazioni degli aumenti, diamo una piccola buona notizia. E' possibile fare domanda per il bonus luce 2018, a due condizioni che sono anche cumulabili.

Ne possono usufruire i cittadini che hanno un reddito basso e quelli con disagio fisico. I secondi necessitano di apparecchiature elettromedicali e quindi spendono molto in energia. I primi invece sono coloro che hanno una famiglia con reddito ISEE non superiore a 8.107,5 euro oppure famiglie con più di 3 figli a carico e ISEE inferiore a 20.000 euro. Come si diceva i due bonus sono cumulabili.

Aumentano i costi di gestione

Questa la prima voce che incide sulla spesa, e in particolare si parla di costi di approvvigionamento. Si tratta in pratica di quanto spendono le compagnie per reperire le materie prime.+5,3% per l'elettricità e +5% per il gas. E' subito intervenuto in proposito il presidente Codacons, che ha parlato di 'costi sproporzionati' che incideranno molto sull'economia famigliare.

Anche il presidente di Federconsumatori si associa, parlando in particolare del gas. Fa presente come ogni anno, nel periodo invernale che corrisponde al momento in cui il gas viene usato per il riscaldamento, i prezzi aumentino. Suggerisce di indagare meglio su questo ciclico fenomeno. E' un po' come il rincaro della benzina, se vogliamo, all'inizio delle vacanze.

L'aumento occulto del gas

Ad incidere sull'aumento del gas intervengono delle spese di cui l'utente finale spesso ignora l'esistenza. Tra queste lo stato in cui si trova un eventuale gasdotto e la manutenzione che gli serve; il fatto che possano aumentare i costi per il trasporto. Il fatto però è, che sommiamo tutti questi fattori, gli aumenti non dovrebbero superare l'1, mentre invece i rincari sfiorano il 5%. Cosa fa la differenza allora? E' l'aumento delle quotazioni della materia prima, un calcolo dopotutto virtuale che però si riflette molto praticamente nelle tasche degli italiani.

L'aumento della luce

A far aumentare il costo dell'elettricità, invece, sono dei fattori più complessi da comprendere. In particolare c'è un motivo che quasi nessuno conosce, e che potrebbe non andare molto a genio. Nell'ottica di uniformarsi alle direttive europee, le compagnie elettriche caricano sugli utenti gli sgravi dati ad altre compagnie. Poco chiaro? Esistono degli sgravi ai cosiddetti 'energivori', cioè le grandi imprese che 'mangiano' molta elettricità e gas per produrre beni e servizi. Quindi gli utenti finali si trovano a pagare di più affinché chi consuma tanto per produrre servizi paghi meno. Contorto ma vero.

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