In una prospettiva di mondo utopica, sicuramente al posto delle guerre e dei missili e delle minacce e dei sabotaggi, le nazioni usano come arma diplomatica il sorriso. Una parentesi, una smorfia, un broncio più simpatico per mettere fine alle guerre.
La diplomazia come soluzione alternativa
Non è in realtà una prospettiva troppo utopica perché è già successo ed è successo in Corea. Le ultime notizie vedono protagonista Kim Yo-jong, sorella del dittatore nordcoreano Kim Jong-un, che ha guidato la delegazione del governo di Pyongyang rappresentando il Paese sul palco delle autorità nel corso della cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici invernali.
Grazie al sorriso rassicurante ed ai modi gentili, è riuscita ad aprire un canale di dialogo con Seul. Come fa un sorriso ad aver successo laddove le bombe rischiavano di creare morte e distruzione? Perché? Con la psicologia possiamo provare a trovare una spiegazione.
L'importanza del sorriso
Darwin per primo aveva ipotizzato l’esistenza di espressioni facciali universali e trasversali agli uomini di ogni cultura ed estrazione sociale in ogni parte del mondo per esprimere le sei emozioni base: felicità, paura, rabbia, disgusto, tristezza, sorpresa. Le teorizzazioni di Darwin furono adottate, verificate e accettate dalla psicologia. In effetti esiste un gruppo specifico di muscoli facciali per esprimere le emozioni, tuttavia sono controllati da due circuiti nervosi differenti, di cui uno è consapevole, l’altro è involontario.
Quella appena esposta è la base teorica da tenere a mente per andare oltre nella spiegazione. Ora cerchiamo di capire come una donna con modi gentili e un bel sorriso sia in grado di cambiare le sorti mondiali.
Il sorriso è riconducibile, innanzitutto, alla felicità, ossia ad un’emozione base ed è questa connessione a fare la sua forza.
Infatti essa permette immediatamente e in maniera inconsapevole, ma molto efficace, una comunicazione diretta, non verbale, implicita, che fa leva sull’istinto, su schemi mentali e strutture neuronali arcaiche che da sempre gestiscono in maniera automatica l’approccio sociale dell’uomo e ne vagliano continuamente le informazioni recepite da questa interazione.
Un altro elemento fondamentale dell’episodio sopra riportato è il fatto che sia la sorella di Kim e quindi una donna. Questo non è da poco e non ha nulla a che vedere con l’avvenenza o, almeno, non nell’analisi suddetta, in cui conta in maniera più preponderante il fattore empatico. Una donna in quanto tale è biologicamente predisposta per essere più empatica degli uomini. Questa cosa le permette di stabilire una connessione ancora più salda ed efficace con le strutture che abbiamo snocciolato prima.
L'umanità ha grandi risorse
Ecco dunque, ancora una volta, si palesano delle competenze umane straordinarie, dalla grande forza ed efficacia, di cui il più delle volte l’essere umano non è consapevole, oppure li perde di vista, pensando che in una certa situazione sia meglio sganciare qualche bomba piuttosto che rivedere le proprie risorse umane e farne uso in maniera straordinariamente produttiva.