Secondo il noto scrittore Andrea Camilleri c'è un forte rischio di 'ritorno del fascismo', sia in Italia che in diversi paesi dell'Europa. Come riportato dal sito web di sinistra 'Globalist.it', Camilleri ha affermato ciò in una intervista rilasciata alla giornalista Bianca Berlinguer per il programma 'Cartabianca' su Raitre. In tale intervista lo stesso scrittore ha anche dichiarato di sentirsi alquanto preoccupato per ciò che sta avvenendo nella società e per la continua rassegnazione presente nella gente, gente che risulta essere sempre più schiacciata dalla crisi economica e finanziaria che sta interessando tutto l'Occidente.

L'allarme dello scrittore: 'Non bisogna sottovalutare i sintomi del ritorno al fascismo'

Secondo lo scrittore il fascismo potrebbe tornare da un momento all'altro e i 'piccoli segnali' non vanno assolutamente ignorati o semplicemente minimizzati. Più specificatamente, Camilleri ha detto che episodi come quello dell'irruzione dei militanti del 'Veneto Fronte Skinheads' nella sede di un'associazione umanitaria non costituiscono una mera 'ragazzata' ma un 'vero e proprio atto di matrice fascista'. Inoltre, lo stesso scrittore ha aggiunto che in tutta Europa c'è sempre più voglia di fascismo e che occorre stare molto attenti per evitare che lo stesso fascismo cresca nuovamente e diventi la 'nuova ideologia dominante'.

La 'strategia della paura' e la sempre più forte crisi economica che attraversa l'Italia e l'Europa

Durante l'intervista rilasciata presso gli studi di Rai3, Camilleri ha sostenuto anche che l'avanzata dei movimenti e dei partiti neofascisti è favorita dalla sempre più influente 'strategia della paura', strategia della paura che starebbe avendo il suo effetto in Italia così come in Europa.

Su ciò, ci sarebbe da dire che tale 'strategia della paura' risulti acutizzata dalla sempre più forte crisi economica e finanziaria, crisi che sta avendo come conseguenza la sempre più forte sfiducia dei cittadini italiani e europei nelle istituzioni nazionali e sovranazionali come la stessa Unione Europea. Inoltre, è bene ricordare che tale situazione avvantaggia proprio quei movimenti e partiti dell'estrema destra che, facendo appello a tematiche di stampo sociale e securitario, diventano sempre meno politicamente 'ingombranti' e sempre più apprezzati da una parte della popolazione indignata.