"Fratelli e sorelle; buonasera!". Era il 13 marzo 2013, esattamente cinque anni fa, quando con queste semplici parole Jorge mario Bergoglio si presentò al mondo affacciandosi dalla loggia di Piazza San Pietro, cinque anni da quando il conclave elesse il Gesuita venuto dalla fine del mondo, colui che ha frantumato le certezze di una chiesa chiusa in se stessa e ha aperto le braccia alla gente, tutta. Quel sorprendente buonasera è stato l'inizio di tutto, l'inizio di un pontificato rivoluzionario. Il primo Papa sudamericano, il primo a scegliere il nome del frate di Assisi.

E proprio come lui, rifiuta fin da subito ricchezze e potere. Per prima cosa, decide di non abitare nel lussuoso palazzo Apostolico, ma nel modesto ospizio di Santa Marta dove tra le altre cose celebra Messa come un parroco qualunque, si sposta a bordo di semplici utilitarie, sempre con la sua vecchia borsa di pelle usata in Argentina. Un Papa moderno che twitta, fa selfie, telefona e che ha addirittura pubblicato un album dal titolo "Wake up [VIDEO]!" In effetti ha un suo profilo instagram e twitter con milioni di followers. Un lato che lo avvicina sempre di più ai giovani.

Le riforme della Chiesa

Papa Francesco ha iniziato un vero e proprio processo di riforma della curia, affrontando problematiche che da anni venivano evitate.

Coppie di fatto, divorziati, omosessuali di cui dice: "Chi sono io per giudicarli!" Una vera e propria riforma spirituale della Chiesa, di confronto interno. Un'azione che si estende anche al mondo. Per questo si può affermare che questo Papa sia l'unico vero leader mondiale, e lo dimostra con i tanti viaggi all'estero nel corso dei quali ha incontrato altri importanti leader.

Le parole diventate celebri e la carità

Bergoglio quando fu eletto disse che i fratelli cardinali erano andati a prendere il vescovo di Roma alla fine del mondo. Oggi, cinque anni dopo, continua a guardare a quella fine del mondo a lui tanto cara, parlando non alle periferie, ma dalle periferia. Accoglienza e solidarietà sono le parole chiave del suo pontificato.

Basti pensare alle docce e alle barberie che ha fatto allestire intorno a Piazza San Pietro per i senza fissa dimora. Per lui il Vangelo è prima nelle azioni che nelle parole. E a proposito di parole sono tante quelle divenute celebri, sono tante le frasi rimaste impresse. Per esempio: non abbiate paura della tenerezza, abbiate il coraggio di essere felici, non lasciatevi rubare la speranza!