Forse Salvini ha peccato di ingenuità, forse di presunzione, ha comunque sbagliato ed è evidente. Forse si è lasciato trascinare dai sondaggi che lo vedevano quasi al 39%, mandando in fumo un anno di Governo gialloverde. Alla fine ciò che ha urlato tra piazze, spiagge e Papeete Beach non è stato corrispondente alla realtà dei fatti. Niente elezioni anticipate perché su questo decide il Presidente della Repubblica, non il Ministro degli Interni.
Chi grida all'inciucio, in realtà lo ha fatto
Oggi Matteo Salvini urla di un 'governo dell'inciucio' ed è paradossale che sia proprio lui a muovere un'accusa del genere.
Alle Elezioni Politiche dello scorso anno la Lega fece da traino alla coalizione di centrodestra, la più votata, mentre come singolo partito il Carroccio era dietro al M5S, ma anche al Pd. Ma fu lui lo scorso anno a rompere l'alleanza con la Meloni e Berlusconi ed a formare il nuovo esecutivo con i 5 Stelle.
In fin dei conti, se c'è una 'dura e pura' sul fronte del centrodestra è certamente Giorgia Meloni che è sempre rimasta arroccata sulle sue posizioni politiche e, sebbene sposi alcune idee leghiste (in particolare su sicurezza ed immigrazione), è stata una ferrea oppositrice alla guida di Fratelli d'Italia nei confronti dell'esecutivo gialloverde. Ad ogni modo entrambi ora scelgono la piazza per dire 'no' al nascente governo, di diverso parere Silvio Berlusconi, sebbene lo stesso abbia indicato il voto come unica soluzione possibile, non sosterrà comunque, a quanto pare, alcuna manifestazione pubblica anti-governativa.
Ore frenetiche, esito imprevedibile
Intanto il nuovo esecutivo resta in cantiere e cosa accadrà nelle prossime ore è difficile dirlo. Dopo il colloquio con Giuseppe Conte, ci sono state frizioni tra Di Maio ed il Pd con una sorta di 'aut... aut' lanciato dal primo. "O si accettano i nostri punti programmatici o si vota", parole rispedite al mittente dal segretario dem Nicola Zingaretti "stanco di ultimatum".
A fare da collante il premier incaricato, Giuseppe Conte che ha assicurato che 'si va avanti su progammi condivisi'.
Crescono i malumori verso Salvini, Lega in calo nei sondaggi
Nel mentre, i malumori verso il leader padano crescono. In tanti lo avevano esortato già in quelle calde giornate che hanno preceduto il Ferragosto ad evitare passi azzardati e c'è chi lo accusa senza mezzi termini di aver consegnato l'Italia al Partito Democratico.
Se il consenso aumentava grazie alla sovraesposizione mediatica che gli consentiva la carica ricoperta, ben diverso sarà stare all'opposizione a borbottare contro qualsiasi azione del futuro esecutivo.
Se i sondaggi effettuati da Winpoll per Il Sole 24 Ore davano la Lega intorno al 39%, per l'esattezza 38,9%, ora tutti hanno rilevato un brusco calo. Infatti secondo Quorum Youtrend, diffuso da SkyTg24, il Carroccio si troverebbe oggi al 31,9%. Percentuale sempre importante, ma è impossibile non notare la picchiata.