"Il capolavoro del Rignanese, prima di tramutare Iv da ago della bilancia a pelo superfluo, è aver riportato Salvini e B. al governo". Recita così un passaggio dell'editoriale di Marco Travaglio su Il Fatto Quotidiano del 14 febbraio, dedicato ancora all'appena formato governo di Mario Draghi. Chiaro il focus sul fatto che, tra le note politiche che contraddistinguono il nuovo esecutivo, ci sia il passaggio dall'opposizione alla squadra governativa di due partiti del centrodestra.

Travaglio: 'Alla destra i ministeri politici più lucrosi'

Nell'analisi fornita da Marco Travaglio c'è anche un passaggio in cui vengono menzionati il nuovo presidente del Consiglio e il capo dello Stato.

"Il resto - ha aggiunto - l’han fatto Draghi e Mattarella, regalando alla destra un governo tutto nordista e i ministeri politici più lucrosi".

Il riferimento del giornalista va a quelle che sono state alcune scelte di Mario Draghi rispetto ai ministeri che sono stati assegnati alle forze politiche che operano nell'ambito del centrodestra. Alla Lega, ad esempio, sono andati il ministero dello Sviluppo Economico che sarà guidato da Giancarlo Giorgetti, ma anche quello del Turismo dove ci sarà Massimo Garavaglia. Forza Italia, invece, avrà Renato Brunetta al timone della Pubblica Amministrazione, mentre Mariastella Gelmini è diventata ministro per gli Affari Regionali. E poi, sempre in ambito forzista, c'è anche Mara Carfagna.

Avrà il ministero per il Sud "con i fondi di coesione Ue, nel fu serbatoio di voti dei 5Stelle".

Governo Draghi: la provenienza dei ministri

Un ministero, dunque, riservato al Mezzogiorno, in un esecutivo che non avrà una grande rappresentanza di origine meridionale. Andando, infatti, ad analizzare quelli che sono i luoghi di nascita di coloro i quali hanno avuto assegnato un dicastero si scopre che c'è una netta prevalenza di figure che provengono dal Nord.

Sono, infatti, ben nove i lombardi, a cui si aggiungono una piemontese, un ligure, uno del Friuli Venezia Giulia, quattro veneti e due emiliani.

I ministri con origine meridionale sono, invece, i campani Luigi Di Maio e Mara Carfagna, più due originari della Basilicata che sono Luciana Lamorgese e Roberto Speranza. Uno solo è, invece, il ministro proveniente dal centro, Giovannini.

Quest'ultimo è romano come Mario Draghi.

In settimana, intanto, è atteso l'appuntamento con la fiducia in Parlamento. Mario Draghi svelerà in Senato e alla Camera quello che è il suo programma. Già subito dopo il giuramento di sabato si è tenuto il primo Cdm in cui il nuovo premier ha già puntualizzato ai suoi ministri quelle che dovranno essere le priorità in un'azione che dovrà risollevare il Paese.