Beppe Grillo se la prende con Mattarella, un Presidente della Repubblica che secondo lui non interviene con sufficiente forza nella vita politica italiana, firmando senza colpo ferire ogni decreto, ogni legge che il governo Renzi propone e il Parlamento approva. In particolare il leader pentastellato critica il fatto che Mattarella abbia firmato senza neanche un commento, una parola di critica, un appunto, la legge sulla riforma scolastica La Buona Scuolae il falso in bilancio: "Io glielo avevo detto: guardi prima di firmare, si prenda un insegnante [di semantica] che capisca il senso di queste cose", queste le sue parole specifiche.
Ma Grillo, nel corso dell'interessante intervista ai microfoni di La7, parla anche di immigrazione, lavoro e vita, e del suo futuro "lontano" dal M5S: è pronto infatti a tornare in tv con un nuovo spettacolo.
Beppe Grillo: il Jobs Act distrugge il lavoro, sull'immigrazione la Lega Nord specula
L'intervista di Beppe Grillo a La7, trasmessa martedì 11 agosto a In Onda, ha toccato varie questioni: ma molto interessanti e chiarificatrici sulla posizione del M5S sono state le parole sull'emergenza immigrazione, comprendenti una dura accusa alla Lega Nord che secondo lui in pratica "ci guadagna", e sul Jobs Act del governo Renzi ma anche su lavoro e vita in generale:
Beppe Grillo su Mattarella: "pensavo che almeno un pugno sulla scrivania lo potesse dare"
Ma è chiaro che ad essere oggi sulla bocca di tutti sono le dure parole espresse dal fondatore del Movimento 5 Stelle sul Presidente della Repubblica: ormai è un lontano ricordo la visita al neoeletto Sergio Mattarella di qualche mese fa, fatta insieme a Gianroberto Casaleggio e Maria Teresa Lucia Furia, la più giovane attivista cinquestelle d'Italia.
In quell'occasione ci furono parole positive per il nuovo Presidente della Repubblica, parole ben diverse da quelle espresse nelle ultime ore.
Il punto centrale delle critiche di Grillo a Mattarella è il poco, anzi nullo "interventismo" del Presidente della Repubblica sugli ultimi atti del governo Renzi, ad esempio la riforma scolastica e il falso in bilancio.
Alla richiesta di un giudizio sul Capo dello Stato, Grillo risponde con un secco e sarcastico "non so neanche chi sia, cosa faccia", criticandolo perchè non interviene praticamente mai lasciando che il governo Renzi vada avanti a colpi di decreti; quando poi Mattarella firma le leggi, secondo il leader dei Cinque Stelle lo fa in pratica senza capire cosa ci sia scritto perchè ormai "Oggi è la semantica che fa la parte del leone nelle leggi ...
le fanno gli avvocati le leggi", citando nello specifico la legge sul falso in bilancio. Ecco il pezzo in questione:
Infine Beppe Grillo conferma di volersi allontanare dalle attività del Movimento 5 Stelleperchè "perché ho un’età pazzesca, una famiglia numerosa: ho fatto il mio tempo" e di voler tornare in Televisione con uno spettacolo che dovrebbe andare in onda verso fine anno. Non ha però intenzione di abbandonare il M5S, nato sì dalle sue idee ma ormai totalmente indipendente: di certo non farà mai mancare il suo appoggio.