Mentre il premier Renzi è in Giappone per una delle sue visite diplomatiche ufficiali, e in attesa del rimpasto del terzo governo tecnico per l’approvazione delle riforme programmatiche, gli ultimi dati dei sondaggi politici Swg hanno mostrato che il M5S e la Lega Nord non crescono più, e rimangono stabili nei consensi, mentre il Pd di Renzi in una settimana è cresciuto di 1 punto percentuale crescendo al 34,3%.

Le vacanze estive, il caldo torrido, il crollo mediatico degli scandali e dei casi di cronaca e di politica che stanno travolgendo e devastando l’Italia hanno dato un po’ di respiro al Partito Democratico, che nelle intenzioni di voto degli italiani di fine luglio ha avuto una crescita passiva di un punto percentuale, mentre restano stabili il M5S al 25,5% la Lega Nord al 15,1%, Forza Italia al 12%, Fratelli d’Italia al 3,9% e Ncd al 3%.

I dati psicotici: il Pd cresce ma la fiducia di Renzi crolla

Tuttavia i dati dei Sondaggi politici italiani di queste vacanze estive sembrano essere colpiti da una forma di psicosi, in quanto se l’Istituto Swg ha mostrato la crescita “passiva” del Pd di Renzi, nel sondaggio sulla fiducia di Nando Pagnoncelli lo scenario politico cambia radicalmente, e il premier Renzi dal 70% e dopo un anno e mezzo di governo crolla al 36%, e viene raggiunto dal leader della Lega Nord, Noi con Salvini, Matteo Salvini al 36% che raccoglie soprattutto i consensi degli elettori delusi da FI e dal centro destra, a seguire Beppe Grillo al 30% e Giorgia Meloni al 29%.

Sondaggi paradossali: fronte anti euro al 52% e Lega Nord al 20%

Inoltre anche secondo gli ultimi sondaggi di luglio la fiducia degli italiani nell’Unione Europea è arrivata ai minimi storici e l’Istituto Demopolis ha mostrato che il 31% dei cittadini italiani vorrebbe un ritorno alla lira e il 69% vorrebbe un cambiamento delle politiche economiche dell’Europa.

Tuttavia i dati paradossali degli Istituti di sondaggi continuano ha mostrare la crescita significativa dei consensi ai partiti del fronte anti euro, e secondo Coesis Research, il M5S è al 25%, la Lega Nord al 20%, di circa 5 punti percentuali rispetto agli altri sondaggi, Fratelli d’Italia al 4%, e Sel al 3%, per un totale del 52% d’italiani contro l’euro e “questa” Unione Europea.

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