Il 2015 sta per archiviarsi, con il nuovo anno che è pronto a prendere il suo posto. Gli italiani sperano in un cambiamento nella politica del Paese, perché finora si dimostrano sfiduciati nei confronti del Premier e del Governo. L’istituto Piepoli ha redatto un bilancio annuale, il quale mostra una panoramica sulle intenzioni di voto ai partiti, nonché sulla fiducia verso il Presidente del Consiglio ed i parlamentari. Il 61% dei cittadini ha dichiarato di aver poco (30%) o per nulla (31%) fiducia nell’Esecutivo guidato da Matteo Renzi, mentre soltanto il 37% crede (abbastanza 29% e molto 8%).
Il restante 2% non si esprime a riguardo. Fra quelli che vogliono concedere ancora speranza al Governo, abbiamo quasi due terzi degli intervistati che è orientato al Csx, mentre il 24% al Cdx ed il 14% al M5S.
Per quanto riguarda i Ministri che vanno a comporre l’area governativa italiana, sono appena un paio ad ottenere più del 50%, ovvero Graziano Delrio (53%) e Pier Carlo Padoan (51%), rispettivamente alle Infrastrutture e all’Economia. Male, anzi malissimo, sia Giuliano Poletti al Lavoro (36%), che Angelino Alfano agli Interni (26%). L’unico che si salva, se così possiamo dire, è il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ottiene un discreto 61%. E Matteo Renzi? Per il Premier soltanto il 39% della fiducia, che gli costa addirittura il sorpasso da parte di Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle (40%).
Inseguono Matteo Salvini di Lega Nord (25%), Beppe Grillo (24%) e Silvio Berlusconi (16%). Per quanto concerne il futuro, interpellati sulle previsioni per il 2016, gli italiani si sono detti ottimisti per il 48% e pessimisti per il 45%, senza alcuna opinione il 7%. Sono in molti a credere nella ripresa economica del Paese (26%), ma c’è chi spera anche in nuove riforme (6%) e stabilità politica (4%).
Non ci resta che scoprire come si chiude l’anno per i singoli partiti.
Sondaggi politici all’ultimo dell’anno secondo Piepoli
L’istituto di ricerche ha analizzato la situazione alla fine del 2015. Le intenzioni di voto dei cittadini mostrano il Pd primo in graduatoria con il 32%, ma non c’è da stare tranquilli, visto che si sono persi oltre cinque punti percentuali nel corso degli ultimi dodici mesi.
Seconda forza politica è il M5S, attestato al 28,5%, con un incremento di ben nove punti percentuali rispetto all’anno scorso. Ci sono variazioni anche tra i grandi partiti del centrodestra, che trecentosessantacinque giorni fa erano praticamente appaiati al 13%, mentre ora abbiamo Lega Nord al 15% e Forza Italia al 9,5%. Ci sono poi i ‘piccoli’ come Fratelli d’Italia (3,5%) e Ncd-Udc (2%), mentre Sinistra Italiana ottiene il 4%. Gli altri di Csx e Cdx sono entrambi all’1%, mentre le liste né di uno né dell’altro schieramento si trovano al 3,5%.