Mentre sul fronte economico e previdenziale scalda gli animi con gli annunci sulla riforma pensioni e l'inserimento di nuove forme di flessibilità per la pensione anticipata, su giustizia e carceri smorza gli entusiasmi di chi continua a credere nella possibile approvazione dei disegni di legge per amnistia e indulto incardinati in commissione Giustizia al Senato della Repubblica.
Renzi su Facebook e Twitter parla anche di amnistia e indulto
Il presidente del Consiglio, infatti, non cambia assolutamente idea sulla concessione delle misure straordinarie di clemenza ad efficacia retroattiva fortemente caldeggiate negli ultimi mesi da Papa Francesco.
Oltre che l'abolizione della pena di morte negli stati in cui ancora presente, il Vescovo di Roma, come si ricorderà, ha rivolto almeno tre solenni appelli ai governi e ai parlamenti del mondo per amnistia e indulto laddove nelle carceri sono presenti situazioni di sovraffollamento e violazione dei diritti umani che rendono la detenzione carceraria inumana e degradante, come quella rilevata in Italia dalla sentenza Torreggiani, una delle tante, che ha già condannato il nostro paese per violazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
Il no del premier nonostante i solenni appelli di Papa Francesco
"L'indulto? Non è - ha ribadito Matteo Renzi - un tema in programma". Il premier ha affrontato la questione indulto e amnistia durante la diretta social su Twitter e Facebook di ieri, una sorta di rubrica su web chiamata #Matteorisponde.
E' la prima volta che il presidente del Consiglio parla di indulto e amnistia dopo gli appelli del Pontefice finora rimasti inascoltati dalla politica. Va ricordato comunque che i provvedimenti di clemenza previsti dalla Costituzione italiana non sono di competenza governativa ma parlamentare per la loro approvazione serve la maggioranza dei due terzi del Parlamento, cosa che ne rende il varo alquanto difficile.
Non a caso i quattro disegni di legge per indulto e amnistia sono ancora impantanati in commissione Giustizia a Palazzo Madama dove comunque non sono stati ancora del tutto "archiviati". Le speranze rimangono accese, resta in ogni caso da capire quale tipo di risposta vogliano dare il governo e il parlamento agli appelli di Papa Francesco per il Giubileo in tema di politica carceraria.