È botta e risposta tra Beppe Grillo e Matteo Renzi sulla restituzione degli 80 euro ricevuti da circa 1,4 milioni di italiani dopo le elezioni. A lanciare l’attacco è stato il blog del comico genovese che, cavalcando l’onda delle indiscrezioni apparse sui principali organi di stampa, ha etichettato il tutto come una cinica fregatura a scopo elettorale. L’operazione di rientro ha riguardato tutti i contribuenti che hanno beneficiato del bonus governativo pur superando la soglia dei 25mila euro lordi. Di questa platea, tuttavia, 341mila risulterebbero coloro che hanno denunciato un reddito annuo inferiore ai 7500 euro, limite minimo per usufruire degli 80 euro.
Renzi, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, ha replicato duramente alla denuncia dei cinquestelle. Secondo il premier, infatti, Grillo avrebbe strumentalizzato i dati pur provenienti dal dipartimento delle Finanze a tre giorni dalle amministrative, con il solo scopo di creare il panico tra gli elettori. Parole mal digerite dal vicepresidente della Camera e leader del Movimento, Luigi Di Maio: “A pochi giorni dalle elezioni la mancetta di 80 euro che ha tirato fuori dal cilindro due anni fa sta cadendo a pezzi. Renzie dice che non è vero, ma mente come sempre”.