È ufficiale, domenica 4 dicembre 2016 si vota per il referendum costituzionale, con gli italiani chiamati alle urne dalle ore 7.00 alle ore 23.00. A darne notizia è stato il Governo, che ha pubblicato anche il testo del quesito della consultazione popolare autunnale. Il premier Matteo Renzi, assieme al Consiglio dei Ministri, ha finalmente reso nota la data in cui ci si recherà ai seggi elettorali. In questi mesi abbiamo assistito a continui rinvii e tentennamenti, con polemiche costanti tra maggioranza e opposizione, tra i promotori del ‘sì’ e quelli del ‘no’.

Il leader del Partito Democratico, attraverso un tweet, ha invitato i cittadini a cambiare questa Italia, perché non ci sarà un’altra occasione. Non sono mancate ovviamente le critiche da parte di Movimento 5 Stelle e Lega Nord, che fin dall’inizio hanno indetto una battaglia contro la riforma costituzionale proposta dall’Esecutivo. Prima di scoprire tutti i particolari della vicenda, con i commenti a caldo degli interessati, vi proponiamo il testo del quesito che verrà riportato sulla scheda elettorale, la quale riceveranno tutti quanti al momento del voto nel proprio seggio di appartenenza.

Referendum costituzionale, Matteo Salvini vuole ‘licenziare’ Matteo Renzi

Matteo Renzi, oltre ad annunciare ufficialmente la data del referendum costituzionale che porta anche la firma di Maria Elena Boschi, ha fatto sapere che la campagna elettorale per il ‘sì’ avrà inizio il 29 settembre 2016.

La prima tappa sarà nella sua Firenze, con il Governo che proverà a convincere gli indecisi, ma soprattutto a far cambiare idea a coloro che sono a favore del ‘no’, perché non si può restare in ostaggio della solita gente, che negli ultimi vent’anni ha bloccato la crescita del Paese. Non sono mancate le critiche dagli oppositori, con Matteo Salvini in prima fila.

Il leader del Carroccio ha risposto su Twitter, chiedendo agli italiani di votare ‘no’ per mandare a casa il premier. Lega Nord sarà nel capoluogo toscano il 12 novembre.

Il M5S ha risposto duramente a Matteo Renzi, sottolineando che se avesse potuto, avrebbe scelto di far votare a Natale, così da scoraggiare gli elettori a recarsi alle urne.

Inoltre, gli è stato imputato il fatto di non aver consultato i partiti all’opposizione. Dello stesso avviso è stato anche Renato Brunetta di Forza Italia, il quale fa sapere che c’era una promessa, da parte del leader del PD, di concordare tutti insieme in Parlamento la data. Viene accusato, inoltre, di prendere ancora tempo, visto che ha scelto di collocare la consultazione popolare il più lontano possibile. Intanto, negli ultimi sondaggi pubblicati, abbiamo il 55% dei voti a favore del ‘no’, contro 45% del ‘sì’. Prima di lasciarvi, vi invitiamo a seguirci per ulteriori aggiornamenti sulla questione.