Il Def di Matteo Renzi è realtà, e lui in diretta web ne presenta le novità parlando di un grande risultato e che è solo una premessa di altre manovre future. Una su tutte quella che ha annunciato per il 2018: "Se resto ancora al Governo, taglio l'Irpef". In sostanza nel Def ci sono dei punti rivisti ma che già erano stati annunciati in precedenza e alcune novità, che dovrebbero dare un nuovo impulso ad un Paese che secondo le stime, avrà un deficit in crescita che si fermerà al 2,3 percento e un Pil che non cresce e rimarrà fermo all'1 percento.

La manovra economica per il 2017 è dunque stata varata dal Consiglio dei Ministri.

Cancellazione di Equitalia e abbassamento del Canone Rai

Matteo Renzi spiega che la chiusura di Equitalia per la quale saranno necessari almeno sei mesi e il subentro dell'Agenzia delle Entrate, non saranno un condono ma un'agevolazione per il pagamento degli oneri dovuti. In pratica saranno regolamentati gli importi dovuti, senza la penalizzazione di interessi esosi e troppo elevati per il cittadino, spesso in difficoltà con il pagamento. Renzi spiega che la decisione di chiudere Equitalia è necessaria "per superare il modo attuale di rapportarsi col cittadino". Il Canone Rai rappresenta un ulteriore passo dello Stato per ridurre la pressione sui cittadini, e dopo che è stato abbassato da 113 euro agli attuali 100, nel prossimo anno scenderà a 90 euro.

Il Def in viaggio verso Bruxelles

Mentreall'interno della Manovra 2017 si evince che saranno destinati 2 miliardi di euro in più alla sanità e 1 miliardo in più alle scuole, anche quelle paritarie. I miliardi in più alla sanità saranno destinati alla stabilizzazione di medici ed intermedi e per diversi farmaci di importanza rilevante, come quelli oncologici, per i vaccini e per le malattie di elevata gravità.

Il miliardo di investimento nelle scuole va a indirizzarsi come dice Matteo Renzi alle scuole sia statali che non, e alle materne paritarie. Questo perché serve investire su quelle scuole che necessitano di sostegno per gli allievi e bambini con disabilità, a volte anche grave, che necessitano di un servizio più accurato. Il Def è ora lanciato verso Bruxelles, dove sarà valutato dalla Commissione Europea, che si esprimerà su di esso nei prossimi giorni.