Donald Trump, a distanza di pochi giorni dalla sua elezione a nuovo Presidente degli Stati Uniti, il 45esimo in ordine di successione, ha rilasciato una intervista di 60 minuti allla CBS; in essa, il neopresidente, ha confermato di voler seguire, nella sua amministrazione, la linea dura proposta durante la sua campagna elettorale. Quella stessa linea dura che, in un periodo di grave crisi storica e di malcontento popolare come quello attuale negli Usa e nel mondo, ha determinato, secondo molti analisti politici, il suo successo e gli ha permesso di superare la sua rivale, la democratica Hillary Clinton,

Trump ha affermato, durante l'intervista alla CBS, che il suo governo intende rispettare alcune specifiche priorità, così come promesso ai suoi elettori.

Tra queste, l'amministrazione repubblicana, per ripristinare la sicurezza interna, ritiene importante ed urgente, espellere dagli Stati Uniti, 2 o 3 milioni di clandestini che hanno precedenti penali o che risultano essere trafficanti di droga. Oppure, costoro, saranno messi in carcere.

Trump ed il muro con il Messico per fermare l'immigrazione clandestina

Trump, il nuovo presidente americano, ha precisato che l'intenzione della sua amministrazione presidenziale è quella di "buttare fuori" dal paese, sia i clandestini con precedenti penali che i trafficanti di droga che gli appartenenti a gang di delinquenti. Oppure, questi clandestini criminali, il cui numero si aggira tra i due ed i tre milioni, dovranno essere messi in carcere.

Il destino di tutti gli altri irregolari presenti in Usa, senza precedenti criminali, verrà invece deciso dopo aver reso sicura la frontiera erigendo in primo luogo, un muro al confine con il Messico, dal qale moltissimi clandestini e trafficanti di droga, entrano ora fin troppo facilmente. Parte di questo muro, o tutto, potrebbe essere una recinzione invalicabile.

Il governo messicano non intende contribuire alla costruzione del muro

Il progetto della costruzione di un muro al confine con il Messico per impedire l'accesso ai clandestini, particolarmente ai criminali, non solo è stato uno dei punti forti della campagna elettorale di Trump ma attualmente, il neopresidente, parlando alla CBS, è apparso inflessibile nella sua volontà di realizzarlo.

Il governo messicano ha reso noto che non intende contribuire al pagamento di questo muro.

Le parole di Trump sono in contrasto con quelle del portavoce della Casa Bianca Paul Ryan

Paul Ryan, presidente repubblicano alla camera dei rappresentanti e portavoce della Casa Bianca, ha affermato che l'amministrazione Trump, non sta progettando una "deportazione di massa" e che buona parte delle taglienti parole pronunciate in proposito da Donald Trump, fanno parte di una campagna retorica. Secondo Ryan, al momento della campagna immediatamente precedente all'elezione del nuovo presidente Usa, i repubblicani, non stavano infatti, preparando alcuna legge che prevedesse l'espulsione forzata ed in massa, di clandestini.