Si archivia il 2016 ed è tempo di bilanci nella politica. Winpoll ha pubblicato gli ultimi Sondaggi politici di quest’anno, che mostrano uno scenario alquanto inatteso. La situazione è mutata notevolmente dopo il referendum costituzionale, ma a contribuire ai cambiamenti ci si è messa anche la questione di Virginia Raggi a Roma, che sembra aver penalizzato parecchio il Movimento 5 Stelle. Di tutto questo ne ha beneficiato il Centrodestra, che, guardando le percentuali, sbaraglia tutti quanti. Unendo le forze, si troverebbero al comando se si andrebbe alle urne oggi, con Partito Democratico relegato in seconda posizione dopo mesi in cui era stato in vetta.
Winpoll: CDX sbaraglia tutti e si prende il primato
Il CDX ottiene complessivamente il 34,4%, guadagnando lo 0,3% rispetto alla rilevazione precedente. Guardando più nel dettaglio, troviamo Lega Nord con il 14,1% (+0,2%) e Forza Italia con il 13,2% (-0,3%). Inoltre, c’è Fratelli d’Italia al 4,4% (+0,2%), mentre le altre liste passano dal 2,5% al 2,7%. Il Pd, pur incrementando il proprio valore questa settimana (+0,6%), si attesta al 27,5%. Assieme agli altri partiti del CSX (2,9%), arriverebbe al 30,4%, distanziato di quattro lunghezze dalla cima. Servirebbe molto un’alleanza con i partiti di sinistra, ma ad oggi non sembra esserci un accordo. Sinistra Italiana si trova al 4,1% e fa registrare un discreto incremento (+0,3%), mentre Rifondazione Comunista rimane stabile allo 0,5%.
Per Matteo Renzi potrebbe arrivare un aiuto dall’area popolare di Ncd-Udc, che si attesta al 3,1% (+0,3%). Il M5S scende al 26,4%, perdendo l’1,7%. Infine, abbiamo gli altri partiti all’1,1% (+0,1%). Contrariamente a quanto visto nei giorni scorsi nei sondaggi elettorali di SWG, per la prima volta dopo svariati mesi c’è un sorpasso del CDX al PD.
Infatti, molti altri istituti di ricerca rilevano ancora quest’ultimo al comando (32,2%), con un discreto vantaggio sugli inseguitori. Il M5S è arretrato di parecchio, fino a scivolare in terza posizione con il 26,8%, mentre il CDX si trova nel mezzo con il 29,6%. Se per i democratici sembra essere ormai superata la momentanea crisi dovuta alla sconfitta referendaria, per i grillini non è ancora passato il momento difficile.
Beppe Grillo ha perso un po’ di consensi degli elettori in quest’ultima parte di dicembre e finché non saranno risolte alcune questioni, difficilmente lo rivedremo riprendere l’inseguimento. In attesa di aggiornamenti sulle prossime intenzioni di voto degli italiani, vi invitiamo a seguirci cliccando sul tasto in alto.