La pace e gli equilibri della comunità internazionale traballanti in alcune aree dello scacchiere internazionale. ISIS e la Corea del Nord continuano a riempire le pagine dei ggiornali.
A poche settimane dall'insediamento alla casa bianca Trump ha quindi non pochi grattacapi da gestire nelle aree del Medioriente e del Sud est asiatico.
In queste ore si è appreso che il capo dell'Isis, Abu Bakr al Baghdadi, non è più in Iraq ed è fuggito in Siria, tagliando i suoi contatti con i "comandanti inesperti" che sono ancora a Mosul. La conferma della fuga in Siria di al Baghdadi è arrivata dal generale dei servizi di sicurezza iracheni Abdolkarim Khalaf, riportato dall'agenzia iraniana Fars.
Questo potrebbe essere un nmomento proprizio per colpire e disarticolare definitivamente l'organizzazione dello stato islamico in Iraq.
La Corea del Nord e il nuovo test missilistico
Più complessa la situazione in Corsa del Nord dove il governo Pyongyang ha portato a termine un nuovo test missilistico, lanciando un razzo che ha viaggiato per circa 500 chilometri prima di cadere nel mar del Giappone. Si tratta di un missile a medio raggio, un Rodong o una sua versione modificata. E' il primo test missilistico di Pyongyang da quando Donald Trump è alla Casa Bianca. Il lancio è stato visto come la prima mossa di Pyongyang per misurare la risposta dell'amministrazione di Donald Trump.
Il premier giapponese e Trump hanno appreso la notizia durante un incontro ufficiale ed entrambi hanno espresso grande preoccupazione e hanno condannato severamente il nuovo test coreano che chiaramente ha avuto finalitá di provocazione dei paesi confinanti e più in generale della comunita internazionale.
A margine anche la Farnesina ha fatto sentire la sua voce. II ministero ha manifestato grande preoccupazione per il lancio del missile balistico effettuato dalla Repubblica Democratica Popolare di Corea nella notte scorsa.
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