Che di questi periodi non passi buon sangue tra Silvio Berlusconi e la coppia formata da Matteo Salvini e Giorgia Meloni è lecito pensarlo dato questi ultimi si stanno sempre di più disallineando dalle mosse politiche del Presidente Silvio Berlusconi. L'ultimo attacco arriva proprio dal leader del Carroccio che intervistato da Sky TG 24 non risparmia parole dure nei confronti dell'alleato più moderato.

Le parole sono arrivate nelle prime ore del pomeriggio di questa domenica e sono state repentinamente riportate anche dall'ANSA proprio per la portata delle dichiarazioni dell'eurodeputato della Lega Nord.

Il segretario della Lega Nord ha infatti dichiarato ai microfoni di Sky TG 24 che "Innanzitutto, far esprime cittadini non è mai da irresponsabili. Tanta gente ha paura del voto e ha paura di perdere consenso" dopo che la giornalista Maria Latella aveva riportato a Salvini le parole di Berlusconi. Un attacco diretto che sembra mettere sempre più in difficoltà l'asse formato da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia facendo così spostare sempre di più il movimento di Berlusconi verso il centro. Anche secondo gli ultimi sondaggi una coalizione di centro-destra unita potrebbe competere per governare il Paese alle prossime elezioni politiche ma questo sembra davvero poco possibile e le parole del leader della Lega Nord non sembrano migliorare la situazione di stallo che ormai si è creata fra l'imprenditore milanese e i leader più radicali di destra.

Nella stessa intervista l'eurodeputato Salvini ha dichiarato che il candidato Presidente del Consiglio dovrà essere scelto dai cittadini proprio come fa il Partito Democratico e ha fatto trapelare la propria ambizione di candidarsi in questo fondamentale ruolo auspicando un tour per tutta l'Italia a cercare sostegno da tutti gli elettori di centro-destra.

La coalizione di centro-destra sembra essere sempre di più un cantiere e queste discrepanze possono portare sempre di più riavvicinare Forza Italia al centro auspicando un sostegno ad un governo di larghe intese nel caso in cui nessuna lista dovesse riuscire a prendere il 40%.