La notizia, nota da ieri, è che l’aula di Palazzo Madama ha approvato con 137 voti favorevoli, 94 contrari e 20 astenuti l’ordine del giorno, presentato da Forza Italia, che respinge la delibera adottata dalla Giunta per le Immunità del Senato con cui era stata sancita la decadenza dalla carica di senatore di Augusto Minzolini. L’ex ‘direttorissimo’ del Tg1 risulta destinatario di una condanna in via definitiva a 2 anni e mezzo di carcere per peculato. Secondo la legge Severino, approvata proprio dagli attuali partiti nel 2012, in questo caso la decadenza dovrebbe essere automatica e solo sancita dal voto parlamentare.
Così era stato per Silvio Berlusconi nel 2013 che ora, però, spera in una riabilitazione grazie anche al soccorso Dem inaspettatamente incassato da Minzolini. Tutto ‘merito’, oltre che dello scontato voto dei partiti di centrodestra, di 19 senatori Pd che hanno bocciato la decadenza, di 14 astenuti e di 24 assenti (di cui solo 7 giustificati tra cui i ministri Fedeli, Pinotti, Minniti e Finocchiaro). Vediamo chi sono.
I 19 Dem pro Minzolini
Il primo nome, rigorosamente in ordine alfabetico, è quello della giornalista anticamorra Rosaria Capacchione che, oggi, dice di aver “votato nel merito” e di aver rifiutato di fare il “Ponzio Pilato” altrimenti “non ci avrei dormito”. Con lei, le ‘perfette sconosciute’ Emilia De Biasi, Rosa Maria Di Giorgi, Laura Fasiolo, Emma Fattorini, Nicoletta Favero, Elena Fissore, l’ex ministra dell’Istruzione ed ex montiana Stefania Giannini, il giuslavorista più odiato dai lavoratori, Pietro Ichino, il libertario Luigi Manconi, Alessandro Maran, Salvatore Margiotta, Claudio Moscardelli, il giornalista antirenziano Massimo Mucchetti, Francesco Scalia, l’eterno tesoriere Ugo Sposetti, Gianluca Susta, il veltroniano Giorgio Tonini e Mario Tronti.
I 14 astenuti
Nel purgatorio dell’astensione sono ascesi, invece, Massimo Caleo, Camilla Fabbri, Elena Ferrara, Marco Filippi, Andrea Marcucci, Claudio Micheloni, Mario Morgoni, Leana Pignedoli, Angelica Saggese, Gian Carlo Sangalli, Daniela Valentini, Vito Vattuone, Magda Angela Zanoni e, unico nome noto, il decano del giornalismo italiano Sergio Zavoli.
I 24 assenti
Tra gli assenti, di cui solo 7 giustificati, ci sono Donatella Albano, Silvana Amati, Maria Teresa Bertuzzi, Laura Cantini, Vannino Chiti, Roberto Cociancich, Vincenzo Cuomo, Gianpietro Dalla Zuanna, Mauro Del Barba, il turbo renziano Stefano Esposito, la ministra dell’Istruzione reduce dalle contestazioni alla Sapienza Valeria Fedeli, Anna Finocchiaro, Nadia Ginetti, Linda Lanzillotta, Nicola Latorre, Stefano Lepri, i ministri di Interno e Difesa Marco Minniti e Roberta Pinotti, Luciano Pizzetti, Francesca Puglisi, Raffaele Ranucci, Giorgio Santini, Salvatore Tomaselli, Renato Guerini Turano.