Il Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, fa una richiesta esplicita a Mark Zuckerberg: rimuovere tutte le pagine legate all'estremismo di destra italiano.

La Boldrini contro le pagine inneggianti al fascismo

Il Social Network è stracolmo di pagine che inneggiano al ventennio e secondo una ricerca pubblicata dall'Anpi ci sarebbero oltre 2700 fanpage legate al fascismo, oltre ai gruppi inneggianti all'ideologia fascista e ai movimenti neonazisti.

Secondo la ricerca sarebbe poi preoccupante l'influenza di Forza Nuova e CasaPound Italia essendo i due poli politici più attivi del sistema.

In occasione dei festeggiamenti per la Liberazione del 25 aprile proprio la Boldrini ha chiesto a Facebook di intervenire perché: "In Italia le manifestazioni fasciste e gli atti di apologia nei confronti del fascismo sono anticostituzionali. E' una cosa a cui tengo particolarmente anche alla luce della ricerca prodotta dall'Anpi che ha fatto emergere oltre 2700 pagine legate all'estremismo di estrema destra ed all'apologia e alla nostalgia del fascismo perché ovunque questo è un reato, tranne che su Facebook e questo non può essere tollerato".

La risposta di Facebook alla Boldrini

Il messaggio della Boldrini in Piazza Nettuno a Bologna si è poi ripetuto anche sulla pagina Facebook della politica.

L'invito a Zuckerberg sarebbe quindi quello di intervenire seriamente e di cancellare una volta per tutte ogni segno di questo reato.

Già in passato la Boldrini si era fatta portavoce di questo problema e tramite una lettera al quotidiano La Repubblica ma la risposta da Menlo Park non tardò ad arrivare per bocca di Laura Bononcini, la Head of Policy di Facebook Italia, tramite un'intervista concessa a La Stampa: "Essendo Facebook una community planetaria, non può fare riferimento alle leggi di ogni singolo Stato ma lavoriamo ogni giorno a contatto con le autorità locali per contrastare chi non rispetta le leggi in Italia come in ogni altro Paese.

Chiudiamo in tempi brevi le pagine segnalate e proveremo ad instaurare una collaborazione proprio con Anpi perché la ricerca prodotta è molto interessante.

Prendendo ad esempio anche altri problemi simili ma in altre nazioni, è da notare come Zuckerberg tenda a praticare una politica di non-intervento e di delegare alle comunità la maggior parte delle decisioni.

La Boldrini ha poi ribadito come "la sconfitta del nazifascismo sia una vittoria di tutto il mondo e non solo italiana e che quindi questo problema dovrebbe essere affrontato in maniera compatta da tutte le comunità".