La Lega Nord si interroga sul proprio futuro; il 21 maggio si terrà il congresso nel quale decidere la strada da intraprendere per la forza politica: un cammino più simile a quello percorso da Donald Trump con un partito “sovranista” o la prosecuzione di una battaglia basata sulle storiche rivendicazioni, prima tra tutte l’indipendenza della Padania. La data non è stata scelta a caso: Matteo Salvini spera di cavalcare l’onda di un eventuale successo di Marine Le Pen alle presidenziali francesi che avranno luogo qualche settimana prima. Il congresso sarà preceduto dalle primarie, aperte ai militanti iscritti con almeno cinque anni di anzianità, che decideranno il nome del leader.

La smentita sul listone unico

Salvini si muove con prudenza: la notizia della presenza alle prossime Elezioni politiche di un nuovo listone “sovranista”, nato dalla fusione con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni è stata prontamente smentita. Eppure un partito simile, creato intorno allo slogan "Prima gli italiani" potrebbe anche diventare la prima forza del centrodestra, raggiungendo il 20% dei voti e togliendo di fatto la leadership a Forza Italia, mettendo in un angolo Silvio Berlusconi. Per non parlare della forte penetrazione anche al Sud, che la Lega da sola non è riuscita ancora ad ottenere. Ma Salvini sa che gran parte della sua base non capirebbe, e così si è affrettato a smentire: "Listoni unici non sono previsti – ha affermato a Radio Padania – la Lega resta la Lega: al massimo si potrebbe parlare di una federazione e cercare di riunire tutti coloro che pensano a un'Italia e un'Europa diverse".

Lo scopo del congresso

In particolare il leader della Lega ha chiarito di non voler modificare il primo articolo dello Statuto del partito, quello che specifica che la finalità del movimento è “l’indipendenza della Padania”. Quindi il segretario spiega che il congresso dovrà esprimere il gradimento per le mosse dei vertici del partito negli ultimi tre anni e mezzo e un pieno appoggio per le scelte future, con la votazione del segretario, del programma e della linea che vorrà portare avanti, ricordando sempre che “i nostri avversari si chiamano Matteo Renzi, Laura Boldrini e compagnia, non c’è bisogno di polemiche interne o di dubbi”.

E proprio contro la presidente della Camera, Salvini ha scritto un tweet polemico in cui critica la campagna contro l’odio e il fascismo sui social: “La peggior ‘bufala’ e ‘fake news’ vivente è proprio lei”.