Il raffreddamento dei rapporti tra Stati Uniti e Russia, la delicata situazione in Siria, l’escalation di tensione per il terrorismo di matrice islamista. Questi i principali temi trattati nella missione ufficiale di Sergio Mattarella a Mosca. Il presidente della Repubblica ha incontrato il premier Medvedev e il presidente Putin con l’obiettivo di strappare il loro sostegno in un momento particolarmente delicato per gli equilibri geopolitici internazionali. Mattarella ha discusso a lungo del destino di Assad in relazione alla strage di Idlib e alla reazione militare di Trump: “L’uso delle armi chimiche è inaccettabile e auspichiamo che Mosca possa esercitare tutta la sua influenza”.

Putin, pur accogliendo lo spirito di negoziazione del Capo dello Stato italiano, ha bocciato senza mezzi termini la strategia interventista americana (non condivisa con la Nato) contro il regime siriano: “Prima accertare i fatti e poi prendere le decisioni giuste”. Il viaggio di Mattarella non ha cancellato le frizioni di Mosca con l’Europa, ma ha contribuito a rinsaldare la cooperazione con l’Italia sancita nel 2015. Un risultato non certo marginale tra i due Paesi che hanno all'attivo numerosi accordi commerciali.