Secondo Matteo Salvini ci sarebbe un nesso molto stretto tra attentati terroristici che colpiscono l’Europa e immigrazione clandestina. Dopo l’attentato di ieri sera sugli Champs Elysées di Parigi, il leader della Lega riparte all’attacco sul tema immigrazione e ribadisce il suo sostegno a Marine Le Pen, la numero uno del Front National candidata alle elezioni presidenziali di domenica prossima. Lo fa dagli schermi Rai della trasmissione Agorà, rilanciando poi le sue dichiarazioni su Twitter e Facebook. Scontata anche la reazione dei suoi avversari politici, con in testa Gennaro Migliore del Pd (presente in studio) che diventa, suo malgrado, oggetto dei cinguettii salviniani.

I post di Salvini

“Altro sangue in Francia, un poliziotto ucciso. Chi sarà stato? Forza @MLP”. Il primo cinguettio, dal tono sarcastico e con tanto di tifo finale per la Le Pen, Salvini lo posta alle 22.00 della serata di giovedì 20 aprile, a poco più di un’ora dalla notizia dell’attacco di Parigi che, oltre all’attentatore (identificato come il 39enne Karim, ma dal cognome ancora ignoto), ha visto cadere un poliziotto e restare feriti altri due agenti.

Stesso tono ironico mantenuto nel tweet successivo, intorno alla mezzanotte, dove Salvini comunica che “secondo i media francesi l'attacco di Parigi sarebbe opera di un terrorista islamico”, per poi aggiungere: “L'avreste mai detto?”.

Chiaro l’intento di puntare ad un collegamento diretto tra predicazione dell’Islam, terrorismo e immigrazione clandestina.

E la musica non cambia nemmeno stamattina negli studi della trasmissione Agorà condotta su Rai 3 da Gerardo Greco. “Governo Gentiloni ha stanziato solo 19 milioni per le espulsioni. Non sono tutti terroristi, ma ne basta uno!”, attacca Salvini, forte delle emozioni ancora calde suscitate dai fatti di Parigi.

E poi, insiste, “con 10mila sbarcati in 4 giorni (sulle coste italiane ndr) non si possono fare gli adeguati controlli”.

Salvini è ormai un fiume in piena che, rivolto all’avversario Migliore, dice: “L'han capito perfino i tombini che gli attentati sono legati all'immigrazione”. Per corroborare la sua tesi il leader della Lega ricorda che “l’attentatore di Stoccolma era richiedente asilo, e l’accoltellatore di Milano era sbarcato a Lampedusa”.

Fatti che lo convincono ancor di più, se mai ce ne fosse bisogno, che “l’immigrazione fuori controllo porta al caos e allo scontro sociale, nonché all'insicurezza”. La chiusura del suo intervento è dedicata a smontare le ricostruzioni di “una classe giornalistica squallida e imbarazzante” che vedrebbero l’ennesimo attentato dell’Isis come un favore alla Le Pen.