Anche se non esiste ancora un testo ufficiale, il quotidiano online Huffington Post ha pubblicato il contenuto della bozza del nuovo codice di condotta per le ong in merito all’emergenza migranti nel Mediterraneo. Si tratta di un documento in 10 punti, appena vagliato e approvato dalla Commissione Europea, dove vengono elencati diritti e doveri delle Organizzazioni non governative durante il soccorso in mare dei profughi. Scrive il giornale diretto da Lucia Annunziata che, a partire da lunedì prossimo, dopo un fine settimana passato a rifinire gli ultimi dettagli del testo, il ministro dell’Interno, Marco Minniti, porrà una sorta di ultimatum alle Ong: accettare le nuove regole entro una settimana oppure vedersi vietare lo sbarco nei porti italiani.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i 10 punti dell’accordo.

Ultimatum alle Ong

Secondo Huffington Post, dunque, il governo italiano, nella persona del titolare del Viminale Marco Minniti, a partire da lunedì 17 luglio darà una settimana di tempo alle Ong per dire si o no al Codice di comportamento. La previsione, riportata dal giornale, è che le Ong più importanti come Save the children e Medici Senza Frontiere si adegueranno senza problemi alle nuove norme, mentre quelle più piccole (soprattutto tedesche e spagnole) potrebbero creare problemi. Per chi non dovesse accettare scatteranno provvedimenti come ispezioni a bordo delle imbarcazioni, richiesta di documentazione e certificazioni, segnalazione alle autorità dei paesi di cui le navi Ong battono bandiera e, come extrema ratio, divieto di sbarco dei migranti nei porti italiani.

I 10 punti dell’accordo su migranti e Ong

Il contenuto della bozza del documento è il seguente. 1) Divieto assoluto per le imbarcazioni delle Ong di operare all’interno delle acque territoriali della Libia. 2) divieto di spegnere il transponder montato a bordo. 3) Divieto di segnalare la propria presenza in mare accendendo le luci.

4) divieto di fare telefonate ai trafficanti o ad altre persone presenti sulle coste libiche allo scopo di “facilitare la partenza di imbarcazioni con a bordo migranti”. 5) Obbligo di avvertire immediatamente le autorità italiane in caso di operazioni di soccorso.

6) Divieto di effettuare trasbordi di migranti da una imbarcazione all’altra.

7) Obbligo di far salire a bordo in qualsiasi momento ufficiali di pubblica sicurezza italiani. 8) Obbligo di “dichiarare le proprie fonti di finanziamento”. 9) Vincolo alla leale collaborazione con gli inquirenti italiani, anche fornendo documenti e altro materiale. 10) Recupero del motore delle ‘carrette del mare’ da cui vengono salvati i migranti.