Dopo il fallimento del vertice di Tallinn e la svolta a 180 gradi di Matteo Renzi sulla questione migranti (meglio aiutarli a casa loro), il problema dell’accoglienza dei profughi resta in cima all’agenda Politica. È gioco facile per Matteo Salvini sfruttare la gaffe del segretario Pd per intestarsi la paternità della lotta all’immigrazione incontrollata. Oggi il leader della Lega arriva addirittura ad accusare Pd e governo di complicità con il traffico di esseri umani. Intanto, Luigi Di Maio si toglie qualche sassolino dalla scarpa dopo gli attacchi subito per aver osato criticare le Ong, ora invece sospettate anche dal governo, attaccando Roberto Saviano.

Ma l’autore di Gomorra ignora l’esponente M5S, preferendo pubblicare un post su Facebook in cui attacca il governo Renzi per l’aumento esponenziale di esportazioni di armi da parte dell’Italia tra il 2014e il 2016.

Le accuse di Salvini

“L’85% di chi sbarca in Italia non è un rifugiato di guerra, ma un migrante economico”, scrive Salvini sulla sua pagina Facebook, riportando le dichiarazioni del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. “Si svegliano tutti adesso..? - prosegue poi ironico il leader del Carroccio - Io lo denuncio da tre anni, cacchio! Pd e governo complici dell'invasione, complici di scafisti e schiavisti, maledetti”. L’accusa al segretario del Pd e al governo Gentiloni di complicità con i trafficanti di carne umana è chiara e ben scandita.

Una sorta di Mafia Capitale, declinata su scala nazionale, questo il sospetto avanzato dal numero uno leghista.

Saviano sbeffeggia Renzi: ‘Sono i negri a essere troppi’

Lo scrittore napoletano decide di parafrasare le parole pronunciate dal segretario Pd sulla necessità di trovare la consapevolezza di non avere il dovere morale dell’accoglienza.

Se una persona si sente "di sinistra", sostiene Saviano, non si deve più sentire "moralmente in colpa" in caso di sintomi di razzismo. Così, secondo Saviano, dovrebbe essere tradotto il senso del discorso renziano. L’autore di Gomorra ce l’ha con l’ex premier a causa dei dati sulle esportazioni di armi prodotte in Italia all’estero, compresi quelli in stato di guerra, eventualità vietata dalla nostre leggi: 2,7 miliardi di euro nel 2014, 7,9 miliardi di euro nel 2015, 14,6 miliardi di euro nel 2016.

Il questione politica importante, continua infatti Saviano, l'esplosione del commercio di armamenti verso Paesi che non rispettano i diritti umani. I casi più eclatanti sono quelli dell’Egitto del dittatore Al-Sisi e dell’Arabia Saudita, governata dalla dinastia oscurantista dei wahabiti. Per Saviano, Renzi sarebbe solo un ipocrita quando dice di volere aiutare i migranti a casa loro. Insomma, si tratta di “un frettoloso e maldestro tentativo di dare in pasto una risposta alla ferocia della piazza”, da parte di un uomo politico che ha avuto il demerito di “liquidare Emma Bonino” e che, se paragonato ad un giocatore di calcio, starebbe da tempo seduto in panchina.