Spronata dal ritorno sulla scena mediatica di Silvio Berlusconi, probabilmente anche influenzata dall’incremento estivo degli sbarchi sulle nostre coste e, forse, cavalcando ancora sulla scia del buon risultato ottenuto alle amministrative di primavera, continua a crescere l’attrattiva elettorale della coalizione del centrodestra, che unita sale al 35,1% confermandosi prima alleanza dello scacchiere politico italiano e, soprattutto, avvicinando sensibilmente quella fatidica soglia del 40% che per le forze politiche rappresenta il nuovo eldorado parlamentare al fine di costituire un governo saldo.
La crescita più importante riguarda Forza Italia che raggiunge la Lega Nord al 15,1%. Bene anche Fratelli d’Italia vicini al 5%. E questo quanto emerso dai risultati del sondaggio del 19 e 20 luglio condotto da Ipsos Pa per il Corriere della Sera.
Centrodestra crescita continua: Salvini o Berlusconi, a chi la leadership?
L’elemento più rilevante dei dati Ipsos è dunque l’incremento forte del partito di Silvio Berlusconi che guadagna lo 0,8% e si attesta sullo stesso valore del Carroccio, rimasto sostanzialmente stabile (+0,1%) appena sopra il citato 15%. Uno scenario che pone e rinnova la questione sulla leadership interna della coalizione: Matteo Salvini o Silvio Berlusconi?
Nell’area, considerevole anche il balzo in avanti di Fratelli d’Italia: la formazione di Giorgia Meloni guadagna lo 0,7 % rispetto alle precedenti rilevazioni Ipsos e raggiunge il 4,9%.
Se si votasse oggi
Sul versante opposto continua a perdere appeal elettorale il PD, fermo al 26,9% è sceso di quasi un punto percentuale in tre settimane. Chi sembra trarre giovamento dalla crisi del partito di Matteo Renzi è Articolo 1- Movimento Democratici e Progressisti dello scissionista Bersani, che dalla percentuale 2,9 di fine giugno è salito al 3,8%, guadagnando esattamente quanto perso dai dem.
Scende anche il M5S (dello 0,7%), che resta comunque il partito in cima alla preferenze degli italiani con una quota pari al 27,6%.
Se si votasse oggi dovrebbe dunque partire in pole la molto probabile coalizione del centrodestra davanti al Movimento di Beppe Grillo e al PD che ad oggi, concorrerebbero entrambi senza alleanze.
Indecisi + non voto al 34,9%
Altro dato emerso che merita di essere segnalato e probabilmente il più significato, è quello che riguarda la rilevante soglia del 34,9% che raggiungono insieme indecisi e non voto. Una percentuale ancora molto alta che, di conseguenza, lascia ampi margini di campo aperto al potenziale bacino elettorale di tutti gli schieramenti politici. E proprio parte di questo 34,9% potrebbe essere l’ago della bilancia alle prossime elezioni politiche. Non è un eufemismo, oramai imminenti (2018).