Nella giornata di ieri Beppe Grillo si è presentato alla festa annuale del movimento, tenutasi a nella città di Rimini, per annunciare il passaggio della dirigenza del M5S a Luigi Di Maio.

I votanti sono stati 37mila circa, sulla piattaforma Rousseau (soggetta a tentativi di incursione da parte di hacker per fortuna falliti), a beffa dei 140mila iscritti. Degli aderenti al voto 30.936 hanno scelto Di Maio, seguono la senatrice Elena Fattori con 3.956 preferenze, Vincenzo Cicchetti 274 voti, Andrea Davide Frallicciardi 268, Gianmarco Novi 543, Marco Zordan 373, Nadia Piseddu 1410 e Domenico Ispirato 102.

''Abbiamo liberato la rabbia, abbiamo liberato un urlo, abbiamo liberato il nostro diritto al grido, adesso stiamo per andare in un'altra dimensione, al futuro. E tra il gridare e tra il nostro futuro che ci sarà ci vuole un detonatore e il detonatore può darsi che sia eletto stasera, un grande detonatore per il futuro, dei cinque stelle'' ha dichiarato Beppe Grillo prima di proclamare il vincitore.

Di Maio nuovo leader del M5S

''La responsabilità che mi avete affidato è grande ma tutti insieme ce la possiamo fare perché noi siamo il Movimento 5 Selle e non dobbiamo mai dimenticarlo, vi assicuro che porterò avanti questo compito con disciplina e con onore come prevede la costituzione della Repubblica che abbiamo salvato a dicembre da un referendum costituzionale.Nei prossimi mesi l'Italia deve scegliere se continuare a sopravvivere o iniziare a vivere e se vuole farlo dovrà scegliere un governo del M5S che sarà il Governo della riscossa degli italiani'', ha poi aggiunto ''Per noi non esistono figure tecniche o politiche, esistono figure capaci.

Formeremo la squadra di governo prima delle elezioni politiche, gli italiani non voteranno a scatola chiusa e non si ritroveranno leggi che non sono in nessun programma elettorale'', questo è dunque il primo discorso da leader del M5S recitato da Di Maio.

Riguardo alle presunte liti con Roberto Fico (Presidente della Commissione parlamentare di Vigianza RAI), che non ha partecipato al dibattito del 22 settembre incentrato sul tema della televisione pubblica né tanto meno all'incontro con i militanti di ieri, i rapporti sembrano essersi riappacificati.

Mentre Alessandro Di Battista ha fatto sapere con un video che la sua assenza dalla kermesse di Rimini è dovuta al lieto evento che a breve avverrà nella sua famiglia, sta per diventare padre, ma ha reso noto ai membri del movimento che non farà parte di un ticket DI MAIO-DI BATTISTA per andare al Governo.