Dopo l’annuncio della candidatura a premier di Luigi Di Maio con il partito Movimento 5 Stelle, arriva un altro concorrente nella corsa per le Elezioni politiche: il leader del partito Lega Nord, Matteo Salvini. La notizia non è una sorpresa, ma ora la candidatura ora è ufficiale. Durante il tradizionale raduno annuale dei militanti della Lega Nord a Pontida, Salvini ha dichiarato che la sua speranza è di arrivare al 2018 con un Paese guidato dal centrodestra, “con l’Italia che riparte in nome del lavoro, della sicurezza, ma soprattutto in nome della democrazia”.

Mentre in altri Paesi come la Spagna si è votato due volte in meno di un anno, gli italiani non si recano alle urne per le elezioni politiche dal 2013. Gli ultimi governi di Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni sono stati scelti dal presidente della Repubblica. “Da oggi – ha aggiunto Salvini – si riparte verso una lunga marcia per cambiare l’Italia”.

Salvini si è presentato ieri come candidato a primo ministro e ha promesso che ci saranno molte riforme sostanziali, specialmente sul tema della giustizia. Ha detto che tutti i giudici saranno eletti direttamente dagli italiani, e che darà “mano libera” alle forze dell’ordine per garantire la sicurezza dei cittadini.

Future alleanze politiche?

Durante il suo discorso a Pontida, in provincia di Bergamo, il leader della Lega Nord era vestito con una felpa con la scritta “Salvini premier”. Questo è stato, inoltre, il messaggio dell’evento e sarà sicuramente lo spot delle prossime uscite pubbliche del politico di destra.

Non si sa ancora se la corsa di Salvini verso Palazzo Chigi sarà in solitario.

A Pontida ha detto però che i possibili alleati dovranno accettare che è lui l’unico candidato di una coalizione di centrodestra per le elezioni politiche previste a febbraio del 2018.

Il caso dei conti bloccati

Ancora sul palco di Pontida, Salvini ha criticato le disposizioni giudiziarie che la scorsa settimana hanno bloccato i conti correnti della Lega Nord, dopo la condanna dell’ex leader Umberto Bossi per appropriazione dei fondi destinati al finanziamento del partito.

“I giudici devono essere eletti dai cittadini – ha detto Salvini – e chi sbaglia sulle indagini deve pagare […] Se pensano che bloccandoci i conti ci rubino la possibilità di raccogliere i frutti del nostro lavoro, sbagliano. Noi andiamo avanti con più rabbia e determinazione di prima”. Per Salvini, il Tribunale di Genova che ha disposto la misura contro la Lega Nord risponde agli ordini di altre persone e interessi, ma “non può mettere il bavaglio a un milione di militanti”.

I progetti di Salvini a Palazzo Chigi

Il candidato premier ha anche promesso che, in caso di vittoria, abolirà le leggi Mancino e Fiano. La prima si riferisce al divieto di divulgare slogan, gesti ed azioni propri del fascismo allo scopo di incitare alla violenza, mentre la seconda – ancora in discussione al Parlamento italiano – condanna la propaganda del fascismo.

Secondo Salvini “le idee non possono essere portate a processo. Questo accadeva nell’ex Unione sovietica, non qui. Il centrosinistra italiano agisce come in un regime degli anni '20, cercando di chiudere la bocca degli oppositori”. Il leader della Lega pensa che solo dando più poteri alle forze di sicurezza si possono combattere degrado e criminalità. Ai 50 mila sostenitori del partito ha promesso di rintrodurre il delitto d’immigrazione clandestina in Italia.

Sull’Unione europea, invece, ha avvertito che con lui al governo “la Turchia non entrerà mai in Europa […] O si cambiano i trattati e ci danno la possibilità di controllare moneta, porti, banche e lavoro, o meglio se andiamo avanti da soli. Questa è l’ultima possibilità che diamo a Bruxelles”.