È in corso di ultimazione lo spoglio delle Elezioni Regionali in Sicilia con il candidato di centrodestra Nello Musumeci che si avvia a vincere la corsa per Palazzo d’Orleans. Quando sono rimaste da scrutinare circa 1000 delle 5300 sezioni dove ieri hanno votato il 46,76% degli aventi diritto, è chiarissima e netta la vittoria del centrodestra con un distacco di cinque punti sul M5S: Musumeci quasi al 40%, il candidato pentastellato Giancarlo Cancelleri vicino al 35%.
Dati ancora parziali ma allo stesso tempo esaustivi che evidenziano in maniera lampante il pesante flop del centrosinistra con Fabrizio Micari che non riesce a superare il 20%.
Per il Partito Democratico un crollo che aprirà l’ennesima resa dei conti interna, e questa volta potrebbe essere più aspra delle precedenti. Perché il test elettorale in Sicilia, come era ovvio che fosse, si riverserà inevitabilmente sullo scenario nazionale in vista delle elezioni politiche del 2018. Uno dei primi a cavalcare l’onda è il leader della Lega Matteo Salvini: “Il governo Gentiloni è stato sfiduciato dall'80% dei siciliani, scioglimento del Parlamento ed elezioni subito”.
Di Maio annulla il confronto tv con Renzi
Primo partito dell’Isola il M5S proietta a sua volta in orbita nazionale i risultati delle regionali siciliane con Luigi Di Maio che in sostanza non riconosce più Matteo Renzi come il suo rivale politico e annulla il confronto tv previsto per martedì in prima serata su La7.
Il candidato premier M5s argomenta e spiega il perché della sua scelta su Facebook, scrivendo che il confronto chiesto a Renzi era con il candidato premier di quella parte politica in competizione, ma dopo il voto in Sicilia questa prospettiva sarebbe praticamente svanita: “Mi confronterò con la persona che sarà indicata come candidato premier da quel partito”; partito che Di Maio considera tra l’altro politicamente finito: “Il Pd è defunto” si legge nello stesso post su FB.
La provocazione di Giorgia Meloni
Al programma diMartedì del 7 novembre, teatro del mancato faccia a faccia Di Maio-Renzi, è confermata la presenza del segretario Pd, mentre in luogo del candidato premier per il M5s potrebbe andarci Alessandro Di Battista. Ma non più per un confronto diretto bensì per due distinte interviste e molto probabilmente in due distinte serate con l’esponente grillino ospite di Giovanni Floris nella puntata del 14 novembre.
Mentre la polemica tra le parti prosegue soprattutto sui social, con una provocazione irrompe nella querelle Giorgia Meloni: "Di Maio vuole confrontarsi con chi vince? Può fare un faccia a faccia con me"